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M49, non c'è emergenza: i dati sono in linea con lo scorso anno. I danni da orsi e lupi sono un terzo rispetto ai casi di investimento di ungulati

Ecco i dati completi sulle predazioni degli ultimi anni dove si vede che a fronte di un'aumentata popolazione di plantigradi e lupi i danni restano in linea con lo scorso anno. I grandi carnivori, in un anno, hanno causato 222 danni accertati ma gli investimenti di caprioli e cervi hanno superato i 700 casi solo nel 2018

Di Luca Andreazza - 10 luglio 2019 - 06:01

TRENTO. I cinque milioni per il dissesto idrogeologico sono sfumati (Qui articolo), senza dimenticare i 70 milioni dell'emendamento salva Trentino saltato con la fiducia di Fugatti allora in parlamento (Qui articolo), ma l'attenzione e gli sforzi della giunta sembrano concentrati tutti nella direzione della cattura di M49, protagonista di qualche decina di migliaia di euro di danni. E se si pensa che l'attenzione della giunta in tema ''ambiente'' al momento pare essersi concentrata essenzialmente su i grandi carnivori (che in totale hanno causato 170 mila euro di danni nel 2018 QUI ARTICOLO) protagonisti di 222 danni che, numeri alla mano, rappresentano meno di un terzo dei danni causati, per esempio, dagli ungulati ogni anno sul nostro territorio e facendo riferimento solo al numero degli investimenti stradali

 

Ma, da che mondo è mondo, lupi e orsi hanno tutt'altro appeal sulla popolazione e risvegliano paure ataviche facili da risvegliare e quindi avanti tutta su M49. Un orso che consentirebbe alla Lega, reduce da anni di aspre critiche verso il centrosinistra in materia gestione grandi carnivori, di "alzare" un trofeo davanti al proprio elettorato. La cattura di M49 non sarà, ovviamente, la soluzione di tutti i mali. Catturato questo esemplare, un altro potrà diventare confidente e arrecare danni agli allevatori. Da Jurka a Dj3, c'è sempre un nuovo plantigrado a prendersi la scena. Capitolo diverso per Kj2 e Daniza, in quel caso c'erano state delle aggressioni all'uomo.

 

La gestione dei grandi carnivori è un tema, soprattutto se il governatore insiste sulla soglia di sostenibilità superata per il territorio in merito al numero di orsi (Qui articolo). E' confidente, arreca diversi danneggiamenti, ma M49 è un perfetto parafulmine per una gestione ancora incerta e poco chiara. Soprattutto se si considera che i numeri per ora sono in linea rispetto agli anni scorsi (liquidazione di indennizzi a 170 mila euro circa tra orsi e lupi) e quindi non ci sarebbe nessuna emergenza.  

 

Un orso che però sembrerebbe più astuto del previsto, le tre trappole tubo posizionate per la captivazione permanente sarebbero state evitate fino a questo momento e si starebbero mettendo a punto altri piani per arrivare a trasferire il plantigrado al Casteller, compresa l'idea del dardo anestetico, extrema ratio e soluzione inizialmente accantonata.

 

L'orso M49 è la punta dell'iceberg, il plantigrado evidentemente più confidente e che arreca i danni maggiori sul territorio, ma come tutte le star il rischio è quello di prendersi tutti i riflettori e oscurare il quadro generale. La Provincia a trazione Lega si è spesa molto a inizio anno sui lupi tra idee confuse (Qui articolo), effetti boomerang a livello nazionale (Qui articolo) e le ronde finite in soffitta (Qui articolo). Il copione si è ripetuto per l'orso (Qui articolo), in più però si registra una forte tensione con il ministero (Qui articolo) e il mondo animalista (Qui articolo).

 

La sensazione è quella che rispetto agli slogan nei fatti si sia fatto pochino per affrontare il problema in concreto. Da gennaio a metà maggio le predazioni di lupi e orsi sono state una quarantina, 36 per la precisione. Fino a febbraio, complice il letargo dei plantigradi, la scena è stata del lupo con 7 incursioni in inverno e due in primavera.

 

Quattro capi di cervi predati in Vallarsa (2 gennaio), quattro pecore ad Ala (19 gennaio), 1 bovino a Predazzo (30 gennaio), 2 cervi e 6 capre a Camposilvano in Vallarsa (17 e 20 febbraio) e 1 capra sull'Altipiano della Vigolana (26 febbraio). Ma anche 4 capre predate e tre ferite tra Villa Agnedo e Rabbi (30 aprile e 3 maggio).

 

Poi si è svegliato l'orso: due incursioni tra Cavizzana e Selle Giudicarie (7 e 12 marzo) e 2 volatili a San Lorenzo Dorsino (25 marzo). Un equino predato in quel di Arco (5 aprile), tre capre a Pelugo (21 aprile) e 11 uccelli a Comano (3 maggio). Diversi i danni apistici, ben sedici tra Porte Rendena (26 marzo e 6 aprile), Sporminore (30 marzo), Sella Giudicarie (4 aprile), Molveno (5 aprile), Mori (7 aprile), Vallelaghi (11, 12, 21, 23 e 26 aprile), Arco (12 aprile), San Lorenzo Dorsino (14 aprile), Campodenno (21 e 25 aprile) e Pelugo (5 maggio). Altri danni, agli immobili, a Spormaggiore (28 marzo), Ronzo Chienis (5 aprile), Selle Giudicarie (13 aprile) e San Lorenzo (23 aprile).

 

I dati fin qui raccolti, si mantengono in linea rispetto al biennio scorso, quando sono stati liquidati 170 mila euro di indennizzi per danni arrecati da lupi e orsi in Trentino. Nel 2018 sono stati accertati 222 danni da grandi carnivori (nel 2017 erano state 216) dei quali 157 da orso e 65 da lupo, mentre la lince resta a quota zero.

 

Insomma, nonostante i proclami, la situazione non è emergenziale e non si conoscono i piani di gestione della Provincia, se si considera che gli incontri pubblici sono stati praticamente azzerati e la presentazione del rapporto grandi carnivori cancellata, ma soprattutto se Fugatti continua ad affermare che il numero di orsi, tra le 60 e le 80 unità, hanno superato il livello di sostenibilità per il territorio.

 

Tolti orsi e lupi, sui quali è più facile fare propaganda, come dicevamo, una problematica concreta è rappresentata dagli investimenti di animali selvatici, in particolare gli ungulati, durante gli attraversamenti delle sedi stradali e linee ferroviarie. Incidenti che possono avere conseguenze pesanti per le persone e mezzi coinvolti, se si tiene conto che la Provincia ha deciso di eliminare la copertura assicurativa per questo tipo di sinistro.

 

I dati sono più alti, oltre 800 casi tra caprioli e cervi. Si va dai 457 del 2016 ai 584 del 298 per i primi e dai 138 del 2016 ai 218 del 2018 per i secondi. Numeri ben più alti, ma forse meno mediatici rispetto alla cattura di M49.

 

 20142015201620172018
capriolo575555457511584
cervo149139138180218

 

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