La Giunta Fugatti chiede al ministero di catturare M49, da solo ha causato il 50% dei danni da orso in Trentino
Come da programma (e come vi avevamo raccontato qualche giorno fa) la Lega aveva bisogno di ''battere un colpo'' e visti i ''niet'' su lupi e nuove strategie di gestione l'unica azione da intraprendere era quella di imprigionare l'orso già radiocollarato dalla passata amministrazione per la sua problematicità
TRENTO. Ve l'avevamo anticipato qualche giorno fa: la Lega in tema di Grandi Carnivori ha bisogno di ''battere un colpo'' (QUI ARTICOLO). La Giunta Fugatti, dopo aver vinto le elezioni provinciali soffiando anche sulla paura per lupi e orsi e dopo aver spinto moltissimo sulla critica all'operato della passata amministrazione in materia, arrivata al governo si è accorta che di fatto di emergenze non ce ne sono in tema Grandi Carnivori e che proprio la passata gestione è tuttora considerata a livello nazionale e internazionale una delle migliori che ha ottenuto tra i più importanti risultati.
Si è accorta che più di quello che veniva fatto prima non si poteva fare, in tema di uccisioni e captivazioni, e che la realtà è spesso più complicata di quel che la si vuole descrivere, specie in campagna elettorale. E così, in poche settimane, si è vista chiudere in faccia porte e portoni con anche i ministri Costa e Salvini arrivare (con modalità diverse e stili diversi) a ribadire che i lupi non si possono abbattere. E allora per ''segnare un punto'' e regalare un ''trofeo'' ai propri elettori l'unica ipotesi possibile era quella di ''buttarsi'' su M49 record-bear di danni in provincia, come scrivevamo domenica scorsa, tra l'altro già radiocollarato nell'agosto 2018 dalla passata amministrazione proprio per seguirne le mosse. Oggi è arrivata la conferma: la Provincia ha chiesto l'autorizzazione per la cattura di M49 al ministero all'Ispra.
Nel corso della seduta della Giunta provinciale che si è tenuta oggi ad Ala, a Palazzo de’ Pizzini, l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Zanotelli ha presentato due lettere, a firma del presidente Fugatti, inviate al Ministero dell’Ambiente Costa e all’Ispra – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nelle scorse settimane. Entrambe le missive chiedono la cattura dell’orso M49 per i suoi comportamenti dannosi e reiterati, sui quali le misure di dissuasione e prevenzione si sono rivelate inefficaci. Proprio ad M49 sono da attribuire nel 2018 circa un terzo di tutti i danni da orso riferiti al patrimonio zootecnico, mentre, nei primi mesi del 2019, sette sono stati i tentativi di intrusione in edifici come baite, stalle, fienili, nonché tre i danni ad apiari.
Ed ecco spiegate anche le ''grandi manovre'' in atto al Casteller dove si stanno costruendo nuovi recinti. Con la prima lettera del 22 febbraio, infatti, accompagnata da un rapporto tecnico, si richiede l’autorizzazione alla rimozione mediante captivazione permanente dell’orso. In base al rapporto tecnico e a quanto specificato nel Pacobace, M49 è da considerarsi “orso problematico dannoso”, per il quale il Piano citato prevede la cattura per captivazione permanente o l’abbattimento. Si tratta - specifica la Provincia - dell’unica soluzione praticabile alla luce di quanto rilevato nel rapporto tecnico, azione che non pregiudica il mantenimento dello stato di conservazione della popolazione di plantigradi in Trentino
Le numerose predazioni di bovini, equini ovi-caprini, suini e avicunicoli e i tentativi di penetrazione in caseifici e stalle di malghe nell’area Rendena-Giudicarie, sono eventi verificatisi con particolare frequenza nel corso del 2018 e che rappresentano il 27% dei danni da orso complessivamente registrati in Provincia di Trento e il 34% di tutti i danni da orso riferiti al patrimonio zootecnico. I danni imputabili ad M49 sono stati indennizzati per oltre 31.200 euro. Si ricorda altresì che M49 è stato catturato e radiocollarato nell’agosto del 2018.
Le azioni di dissuasione intraprese non hanno portato ad una diminuzione della tendenza a provocare danni, anzi, l’attività di monitoraggio intensivo ha evidenziato la grande difficoltà dell’intervenire in modo tempestivo ed efficace sul comportamento dell’animale.
Il 15 aprile è stata inviata un'ulteriore lettera al Ministro dell’Ambiente e per conoscenza all’Ispra (rapporto aggiornato al 2019) ribadendo la problematicità di M49 e aggiungendo che all'uscita letargo l'esemplare ha manifestato un comportamento particolarmente problematico visitando numerose baite di montagna o gli annessi edifici di stalla o fienile. Sette sono stati in particolare i tentativi di intrusione di cui almeno cinque in abitazioni frequentate stagionalmente (dieci in totale gli eventi dannosi).
Circa il 50% dei danni da orso rilevati nel 2019 in Trentino sono riconducibili a M49. Inoltre non si è avuto modo di effettuare ulteriori azioni di dissuasione, data l’alta mobilità nonché la rapidità ed imprevedibilità che hanno caratterizzato gli spostamenti dell’animale in questa fase stagionale.