Segnali di luce intermittenti dalla parete a 1.900 metri di quota, scatta l'allarme e parte l'elicottero. Poi però lo stesso alpinista chiama il 112 e rassicura: "Sto bene"
Allarme rientrato sulla Marmolada dove i soccorritori sono intervenuti per un alpinista apparentemente in difficoltà: lo stesso uomo ha telefonato al 112 dicendo di stare bene e di non avere bisogno di aiuto
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ROCCA PIETORE. Sospiro di sollievo e allarme rientrato nella serata di ieri, sabato 22 febbraio, sulla Marmolada, dove i soccorritori sono intervenuti per un alpinista apparentemente in difficoltà, salvo poi ricevere una sua telefonata in cui lo stesso scalatore assicurava di stare bene e di non avere bisogno di aiuto.
L’allerta è scattata poco prima delle 19, quando un uomo che si trovava a Capanna Bill ha notato segnali di luce intermittenti provenienti da una cengia sul versante roccioso opposto a circa 1.900 metri di quota. Preoccupato ha allertato la centrale del Suem, che ha immediatamente attivato il soccorso alpino della Val Pettorina.
Utilizzando i visori notturni, i soccorritori hanno individuato una persona ferma sulla cengia con una corda impigliata: temendo il rischio di ipotermia, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano per un eventuale recupero.
Ma pochi minuti dopo è stato lo stesso alpinista a contattare il 112 per rassicurare i soccorsi: non era in difficoltà e non necessitava di aiuto. Constatata la situazione l’operazione è stata così interrotta e sia la squadra a terra che l’elicottero sono stati fatti rientrare.