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''Fine vita'' il tema approda in consiglio, Ploner: ''Esiste anche il diritto di morire se si desidera porre fine a un'esistenza che significa solo sofferenze insopportabili''

La Corte costituzionale nel 2019 aveva già emesso una chiara sentenza in merito: le persone affette da una malattia incurabile hanno la libertà di porre volontariamente fine alla propria vita, in un’ottica di autodeterminazione. Ma a livello normativo restano enormi lacune che si cerca di colmare a livello locale

Pubblicato il - 23 febbraio 2025 - 13:45

BOLZANO. Il tema ''fine vita'' approda (finalmente) anche in Alto Adige e a portarlo in consiglio provinciale è il consigliere del Team K Franz Ploner che ha presentato un disegno di legge al riguardo. Il tema è oggetto di un dibattito pubblico molto sentito e che necessita di essere regolamentato. D'altronde già nel 2019 la Corte costituzionale ha emesso una chiara sentenza in merito: le persone affette da una malattia incurabile hanno la libertà di porre volontariamente fine alla propria vita, in un’ottica di autodeterminazione.

 

In linea con quella sentenza, per il Team K deve essere stabilito per legge che i pazienti in precise situazioni cliniche debbano poter decidere autonomamente in merito alle cure, fino alla libertà di porre fine con un'assistenza medica a inutili sofferenze.  

 

“A cinque anni dalla sentenza lo Stato italiano non ha ancora creato il quadro normativo di riferimento - spiega Franz Ploner - è giunto il momento che anche noi in Trentino-Alto Adige, seguendo l'esempio della Toscana e del Veneto, iniziamo il dibattito per regolamentare questa materia eticamente e giuridicamente molto complessa. Il Consiglio provinciale è il luogo dove si può e si deve discutere di questo delicato tema. Ma attenzione: il mio disegno di legge non riguarda l'eutanasia attiva, l’obiettivo è invece - partendo da due sentenze della Consulta e dalla stessa Costituzione - creare un quadro giuridico per i malati terminali. Essi devono poter decidere in autonomia il proprio fine vita, purché siano in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, con un'assistenza rispettosa e dignitosa. La Provincia può e deve intervenire nell'ambito delle sue competenze”. 

 

“Il principio - conclude Ploner - deve essere lo stesso ovunque: la dignità del paziente deve essere garantita fino all'ultimo respiro. L'istituzione di una commissione medica interdisciplinare, la fornitura di servizi specialistici e di supporto farmacologico/medico e il rispetto di tempi ben definiti per la procedura sono premesse vincolanti in tutta Italia su questo tema. Solo in questo contesto chiaramente definito il legislatore può affrontare la questione di come questo aspetto debba essere regolato giuridicamente. Esiste il diritto di vivere, ma anche il diritto di morire se una persona desidera porre fine a una vita che per lei significa solo sofferenze insopportabili”. 

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