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"Abbandonato dopo essere stato 'investito' da uno sciatore con il sangue che colava e una spalla lussata. Ho atteso invano per un'ora, poi sono stato notato dal soccorso piste"

Un brutto incidente sulle piste sta costringendo Carlo Sala (istruttore di arti marziali e snowboarder) a rimanere fermo. E, oltre al dolore fisico, c'è l'amaro in bocca per com'è andata: "Uno sciatore mi ha investito ma, dopo aver promesso che avrebbe allertato i soccorsi, mi ha abbandonato in preda a terribili dolori"

Di S.D.P. - 25 febbraio 2025 - 20:00

SONDRIO. Un brutto incidente sulle piste sta costringendo Carlo Sala (istruttore di arti marziali e snowboarder) a rimanere fermo. E, oltre al dolore fisico, c'è l'amaro in bocca per com'è andata: "Uno sciatore mi ha investito ma, dopo aver promesso che avrebbe allertato i soccorsi, mi ha abbandonato, non poco dolorante, a terra: non ha chiamato nessuno". 

 

Tutto è avvenuto negli scorsi giorni a Chiesa in Valmalenco, sulla pista "Nana" (pista nera), mentre il 52enne scendeva, con tutta calma, con il proprio snowboard: "Mi trovavo più o meno ad inizio pista - esordisce, intervistato da Il Dolomiti -. In un punto, fortunatamente, non così ripido. Mentre procedevo uno sciatore ha cercato di superarmi a tutta velocità da sinistra, scegliendo un punto in cui non c'era molto spazio".

 

Così, l'uomo, è finito addosso allo snowboarder che è caduto violentemente al suolo, lussandosi una spalla: "Avrebbe potuto superarmi da destra, c'era tutto lo spazio per farlo. Invece, è passato dal lato opposto e lo scontro è stato inevitabile". Incapace di muoversi a causa del forte dolore, il 52enne ha quindi parlato con lo sciatore che, inizialmente, si è fermato.

 

"Mi ha chiesto scusa e come stessi. Poi, raggiunto da un amico, mi ha promesso che sarebbe andato a chiedere aiuto - prosegue nel racconto -. Sono scesi a valle, ma poi non ho più saputo nulla. Sono rimasto oltre mezzora ad attendere, invano, con il sangue che mi colava dal naso e in preda a terribili dolori". 

 

"Alcune persone mi hanno chiesto se avessi bisogno di aiuto ma, convinto che chi mi aveva investito avesse già allertato i soccorsi, continuavo a dire a tutti di non avere bisogno di nulla - fa sapere ancora -. Ad un certo punto si sono avvicinati a me due agenti del soccorso piste, che hanno chiamato l'infermeria con la radio, scoprendo che nessuno aveva lanciato l'allarme". 

 

La catena dei soccorsi si è quindi mossa dopo quasi un'ora di attesa: "Sono stato raggiunto dai sanitari, che mi hanno stabilizzato, immobilizzato e condotto a valle, dove mi attendeva l'ambulanza - spiega Sala -. In ospedale sono stato assistito e curato a dovere, ma resta il dispiacere per è andata".

 

Lo sciatore che ha causato l'incidente, infatti, non ha chiesto aiuto, abbandonando da solo l'infortunato (che ora dovrà tenere il tutore per almeno un mese e poi fare riabilitazione), incapace di muoversi e di sfilare dalla tasca della giacca il cellulare per lanciare l'allarme: "Se al mio posto ci fosse stato un bambino non so come sarebbe andata - commenta Carlo -. Al momento sono a casa con la spalla immobilizzata, mi era uscita completamente: piangevo dal dolore". 

"La speranza è che non ci siano stati danni ai tendini, che ho già dovuto operare in passato a causa dell'attività sportiva che pratico. Se dovesse esserci qualche problema, i tempi di riabilitazione potrebbero allungarsi a dismisura: fino ad un anno". Ora l'appello dello snowboarder, condiviso anche sui social, è di contattarlo se qualcuno avesse visto qualcosa, "anche se so che non ritroverò mai la persona che mi ha investito. Come detto, resta un gran dispiacere".

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