La neve a Punta Penia diventa rossa (FOTO), la sabbia del Sahara a oltre 3 mila metri: "Evento intrigante ma inquietante"
Le immagini sono state registrare dalle telecamere posizionate da Flavio Tolin nell'ambito del progetto "Dolomitesmeteo" sulla cima della Marmolada. Il vento ha trasportato la sabbia del deserto del Sahara fino alla cima di Punta Penia
CANAZEI. "Un evento decisamente intrigante ma quanto mai inquietante". Questo il commento di Flavio Tolin, membro dell'associazione MeteoTriveneto e ideatore del progetto che ha portato all'installazione di una stazione meteo sulla cima della Regina delle Dolomiti nell'ambito di Dolomitesmeteo. "Le forti correnti meridionali, come evidenziato dalle immagini satellitari, hanno trasportato fino sulle Dolomiti grandi quantità di sabbia sahariana, dal classico colore rosso/marroncino".
Il maltempo previsto in queste ore, la Protezione civile ha diramato un'allerta meteo gialla per il periodo di Pasqua (Qui articolo), potrebbe riservare sorprese. Come spiega la Commissione Glaciologica della Sat, citando la 'Società Meteorologica Italiana – Nimbus', è infatti in arrivo un po' di polvere dal deserto. “La deposizione di questo strato di polvere, che negli oceani è una importante fonte di nutrimento, sulla neve contribuisce a modificare l'albedo, accelerandone la fusione. Durante i rilievi degli accumuli nevosi ad inizio estate è frequente riconoscere nella colonna di neve tutti gli eventi di precipitazione di polvere desertica" (Qui articolo).
E ci sono già le prime immagini, "eccezionali perché fatte a una quota di 3.343 metri dove si evince chiaramente come il vento abbia 'incollato' la sabbia sulla neve anche nelle zone più impensabili e con una temperatura di addirittura -6 gradi".
Queste immagini così sono rese disponibili mediante una connessione internet proprio posta in cima a Punta Penia a 3.343 metri alla Capanna di proprietà della famiglia Soraruf ("Che si ringrazia ancora per il supporto e la enorme disponibilità") e con una serie di telecamere ad alta definizione.
"Nessuno fino a ora è stato in grado di registrare ed analizzare temperature, vento e i vari parametri meteorologici, ma ancor più difficile era poter avere immagini invernali da questa quota. Col nuovo progetto 'Dolomitesmeteo.it' sono stati fatti ulteriori passi ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Immagini che così rimarranno impresse negli annali", conclude Tolin.