Contenuto sponsorizzato

Montagna, mountain bike ed e-bike possono convivere? La Sat: "Benvenuti anche i ciclisti, ma ci deve essere riconoscenza a rispetto da parte di tutti"

Anna Facchini, presidente Sat: "Promuoviamo le attività all'aria aperta, in mezzo alla natura. I sentieri sono controllati e mantenuti da volontari che lavorano con l'unica gratitudine di creare condizioni per camminate alla portata di tutti, bambini, adulti, anziani, runner e ciclisti. Purché ci siano, da parte di tutti, riconoscenza e rispetto"

Pubblicato il - 27 maggio 2023 - 12:58

TRENTO. Mountain bike, e-bike e montagna. È possibile una convivenza? Questa la domanda che si sono fatti Anna Facchini, presidente Sat, Umberto Martini, professore di Economia e gestione delle imprese UniTn, Vittorio Meneghini, responsabile prodotto bike Apt Val di Sole e Luca Bortolotti, vicepresidente Imba (international Mountain Bicycling Association Italia).

 

Il confronto è avvenuto al panel “Montagna e bici: ambiente, sostenibilità, turismo” del Festival dell’Economia, che in questi giorni sta animando il capoluogo trentino. Obiettivo della discussione l’approfondimento di due fenomeni, mountain bike ed e-bike, che ormai coinvolgono gran parte degli appassionati di montagna vista la loro diffusione sul territorio.

 

“Per Sat - dice la presidente Anna Facchini - si tratta di riprendere le fila di un discorso iniziato ben vent’anni fa. È un ritorno al passato, con lo sguardo però rivolto saldamente al futuro. Era il 2010 quando si tenne la prima giornata di studi su questo tema. Da allora lo scopo di Sat rimane lo stesso: dare il giusto spazio ad un fenomeno che di anno in anno cresce esponenzialmente, adattando le riflessioni ai cambiamenti in atto tra sostenibilità, turismo, corretto utilizzo delle risorse, ambiente. È necessario fare ‘il punto della situazione’, raccogliere tutto ciò che è stato fatto in questi anni e ciò che ancora si può e si deve fare. Tra gli obiettivi vi è quello di creare progetti di sistema per una gestione coordinata del patrimonio montano promuovendo un turismo responsabile”.

 

Umberto Martini, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese UniTn, ha invece evidenziato che, per garantire una pacifica convivenza tra portatori di interessi e trovare soluzioni eque, è innanzitutto necessario partire dalla consapevolezza del problema. “Serve uno sforzo ragionevole per trovare una sintesi. Non è facile lavorare mettendo insieme i diversi punti di vista, ma per arrivare a un’ottimizzazione congiunta e non individuale si deve trovare il giusto incastro, perché, come succede nei puzzle, non è sufficiente avere tutti i pezzi”, dichiara il professore.

 

Di “gestione degli equilibri” ha parlato anche Vittorio Menghini, responsabile prodotto bike Apt Val di Sole, presentando il progetto di sviluppo e condivisione tra portatori d’interesse della Val di Sole. “Stiamo lavorando su diversi tavoli di lavoro con il coinvolgimento di Comuni e Asuc, proprietari dei terreni, per implementare i territori bike. Con Sat c’è un confronto collaborativo. Ogni anno finanziamo la manutenzione dei percorsi bike e di trekking e stiamo investendo sulla segnaletica soprattutto quando si tratta di sentieri promiscui biker-pedoni”.

 

Luca Bortolotti, vicepresidente Imba, si è focalizzato sulla formazione e sulla gestione. “Non è più pensabile lasciare la manutenzione solo in carico al volontariato che non può più sostenere il peso antropico che si riversa nei sentieri dovuto anche al fenomeno delle e-bike. La rete sentieristica nazionale è nata per esigenze di una economia rurale e montana praticamente estinta e non per una fruizione ricreativa. Quindi, se da un lato servono cultura e formazione, dall’altro serve gestione. Come Imba ci occupiamo di formazione per ridurre gli errori che si fanno sul territorio e al territorio, quando si vanno a modificare e manutentare i sentieri”.

 

A tirare le fila Anna Facchini: “Sat promuove le attività all'aria aperta, in mezzo alla natura. Lo fa da sempre e da sempre con un occhio di riguardo alle cose preziose che ci circondano. I sentieri sono controllati e mantenuti da nugoli di volontari che regalano proprio tempo e faticano per lavorare con l'unica gratitudine di creare condizioni per camminate alla portata di tutti, bambini, adulti, anziani, runner e ciclistiPurché ci sia, da parte di tutti, riconoscenza e rispetto. E quindi benvenuti anche ai ciclisti, ma l'impegno comune deve essere quello di creare reti: reti di persone, di enti, di associazioni che condividano con spirito di collaborazione gli obiettivi, che collaborino nel reperire le risorse necessarie che sappiano incentivare insieme alle attività outdoor una cultura rispettosa di sé, degli altri, dell'ambiente e del territorio Collaborazione e integrazione devono essere quindi gli imperativi per il futuro”.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 20:00
Luca Mercalli a il Dolomiti: "Le autorità cinesi si muovono in modo pragmatico, ma se Trump deciderà di tagliare gli investimenti in tecnologia [...]
Politica
22 gennaio - 21:22
L'ultima (l'ennesima) "dead line" è fissata per venerdì: sino a pochi giorni fa Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli [...]
Montagna
22 gennaio - 18:35
A raccontare l'evento, accaduto sabato pomeriggio sulla pista Nana della Skiarea di Chiesa in Valmalenco, è la stessa vittima dell'incidente, [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato