Ermanno Salvaterra, il lutto nel mondo dell'alpinismo: "Cuore tenero, mani fatte per le rocce. Se ne va un maestro di vita"
Sono tantissimi i ricordi e i messaggi di cordoglio che in molti hanno deciso di scrivere sui social dopo la morte del grande alpinista Ermanno Salvaterra diventato "punto di riferimento" per chi ama la montagna
TRENTO. “Un maestro di vita”, “Un uomo che sapeva coltivare i sogni”, “ Un punto di riferimento”, “Una persona che ha scritto pagine di una storia che continuerà essere raccontata”. Sono tantissimi i messaggi di ricordo e di dolore per la tragica scomparsa dell'alpinista Ermanno Salvaterra che è morto ieri dopo essere precipitato dal Campanil Alto.
Un lutto che ha colpito profondamente un'intera comunità. L'alpinista è precipitato per circa 20 metri mentre stava percorrendo la via Hartmann Krauss sulla cresta ovest del Campanile Alto (sulle Dolomiti di Brenta). Salvaterra era il primo di una cordata di due quando, nella parte finale della via, ad una quota di circa 2750 metri, è precipitato. E' finito per sbattere violentemente contro la roccia, inutili purtroppo i soccorsi.
A ricordarlo in queste ore anche l'associazione Rifugi del Trentino. “Le montagne, il destino scrivono pagine dalla trama sconosciuta a tutti noi. Purtroppo ci ha lasciati a causa di un incidente in Brenta, sul Campanil Alto, un piccolo grande uomo, cresciuto tra quelle pareti ed al Rifugio XII Apostoli che la sua famiglia ha gestito per quasi mezzo secolo. Ermanno Salvaterra, siamo attoniti” scrive l'associazione in un post sui social.
“Hai coltivato grandi sogni e scalato pareti impossibili -continua il messaggio - amavi profondamente tutto della montagna anche il più piccolo degli animali indifesi. Cuore tenero, mani fatte per le rocce. Esiste purtroppo un giorno in cui lei, la vostra amante, chiama a se i suoi figli prediletti”.
Da parte dell'associazione le condoglianze alla famiglia “a chi ha arrampicato con lui apprezzandone le doti umane e di grande protagonista della montagna. Certamente ci sarà un vento in Patagonia dove risuonerà tutto di te!”