Il ghiacciaio si scioglie e il confine si “sposta”: così il rifugio rischia di finire in Svizzera
Con lo scioglimento dei ghiacciai provocato dal riscaldamento globale che sta investendo le Alpi, nel corso degli anni, il confine si è progressivamente spostato verso il rifugio che ora, almeno in parte, cade in territorio svizzero
VALTOURNENCHE. A 3.480 metri di quota, sulle Alpi Pennine in Valle d’Aosta, dal 1984 esiste il rifugio Guide del Cervino. Si tratta di una delle strutture più note del posto anche perché rappresenta un importante punto di partenza per escursioni sul Monte Rosa, in particolare sul Breithorn Occidentale.
Il rifugio però ha anche un’altra caratteristica, infatti sorge molto vicino al confine con la Svizzera. Anzi vicinissimo dal momento che una parte del rifugio cade in territorio svizzero. Con lo scioglimento dei ghiacciai provocato dal riscaldamento globale che sta investendo le Alpi, nel corso degli anni, il confine si è progressivamente spostato.
In queste settimane, almeno sul piano teorico, il confine si sta spostando ancora per via dello scioglimento del ghiacciaio. E pensare che nemmeno quarant’anni fa, quando venne eretta la struttura, questa ricadeva interamente nel comune italiano di Valtournenche.
La questione è seria tanto che nel novembre 2021 Roma e Ginevra hanno sottoscritto un accordo che dovrà essere ratificato dal governo svizzero. Al momento però l’esito della trattativa resta segreto anche se il rifugio dovrebbe rimanere in territorio italiano. Nuovi accordi che si sono resi necessari visto che il ghiacciaio del Teodulo, tra il 1973 e il 2010, ha perso quasi un quarto della sua massa.