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Caldo, caldissimo e saltano altre gare di Coppa del Mondo di sci: cancellate le discese femminili del Matterhorn Cervino Speed Opening

Dopo l’annullamento del gigante femminile di Sölden e poi quello delle gare di discesa maschile di Zermatt/Cervinia che si sarebbero dovute disputare il 29 e 30 ottobre ora è arrivata l'ufficialità per il Matterhorn Cervino Speed Opening programmate per sabato 5 e domenica 6 novembre. Fa troppo caldo in quota e anche sparare la neve non basta. In tanti iniziano a chiedersi quale sarà il futuro dello sci

Di Luca Pianesi - 25 ottobre 2022 - 12:49

CERVINIA. Ancora delle gare di Coppa del Mondo che saltano. Il cambiamento climatico e le temperature elevatissime di questo autunno (dopo un'estate tra le più calde e siccitose di sempre) stanno mettendo in ginocchio il ''Circo bianco'' e così dopo l’annullamento del gigante femminile di Sölden e poi quello delle gare di discesa maschile di Zermatt/Cervinia che si sarebbero dovute disputare il 29 e 30 ottobre ora è arrivata l'ufficialità anche per la cancellazione delle discese femminili di Coppa del mondo valevoli per il Matterhorn Cervino Speed Opening programmate per sabato 5 e domenica 6 novembre.

 

Il motivo? Poca neve, temperature troppo alte e sicurezza della pista compromessa. E’ quanto emerso dopo la nuova ispezione della FIS effettuata dal Chief Race Director Peter Gerdol e dal Race Director della velocità Alberto Senigagliesi, ''i quali - scrive la Fisi - hanno purtroppo constatato che il grande lavoro degli organizzatori di preparazione del percorso di gara è stato reso vano dalle alte temperature di queste settimane, e anche le leggere precipitazioni delle ultime ore non sono servite a migliorare la situazione. La Federazione Internazionale ha pure comunicato che le due competizioni non verranno recuperate nel corso della stagione''.

 

A questo punto rimangono nove (escluso il Mondiale) le gare di discesa in calendario: due a Lake Louise (Can) il 2 e 3 dicembre, due a St. Moritz il 16 e 17 dicembre, una a St. Anton il 14 gennaio, una a Cortina il 21 gennaio, una a Crans Montana il 25 febbraio, una a Kvitfjell il 4 marzo, con finale a Soldeu il 15 marzo.

 

E in tanti iniziano a chiedersi quale sia il futuro della disciplina. Lo sciatore francese Johan Clarey (Argento olimpico), riferendosi alle gare recentemente annullate fra Italia e Svizzera, ha parlato di una “manifestazione senza senso e contro ogni logica ambientale – aggiungendo – allestendo queste gare non credo si dia una buona immagine del nostro sport”. A il Dolomiti due campioni italiani di questo sport hanno spiegato che si dovrebbe tornare a date più concentrate in inverno, come si faceva qualche anno fa e soprattutto si dovrebbe sciare solo laddove le condizioni naturali lo permettono. I due intervistati sono niente di meno che Kristian Ghedina, fra i migliori discesisti degli anni ‘90 con tre medaglie iridate e 13 vittorie in Coppa del mondo e il trentino Cristian Zorzi ex fondista di Moena con tre medaglie olimpiche (fra cui un Oro) e altrettanti successi ai Mondiali (QUI LE LORO POSIZIONI).

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