"Un evento formidabile", si è chiuso il Festival dell'Economia tra tanti eventi, qualche contestazione e 5 premi Nobel: "Un contributo sulle difficile scelte da fare"
Si è conclusa la 19esima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Il presidente del Gruppo 24 Ore, Edoardo Garrone: "Un percorso di riflessione e approfondimento per guardare con occhi più consapevoli alle sfide che dobbiamo affrontare e alle prospettive che abbiamo davanti, a livello nazionale e internazionale"
TRENTO. Si è abbassato il sipario sulla 19esima edizione del Festival dell'Economia, una kermesse che si conferma un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Sono stati 700 tra relatori e moderatori che si sono intervallati in questi 4 giorni di festival nei 330 eventi, circa 50 in più rispetto all’anno scorso, nelle varie declinazioni dell'appuntamento (tra cui "Fuori Festival”, “Economie dei Territori”, “Incontri con l’autore” e le dirette-evento di Radio 24).
La visione sul Quo Vadis ha riguardato il mondo, dall’Europa al Medio Oriente, dalla Cina all’America, e questo con le voci di 5 premi Nobel, 20 ministri, oltre 80 relatori provenienti dal mondo accademico, 40 tra i più importanti economisti internazionali e nazionali, 60 rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, 40 relatori internazionali e oltre 60 tra manager e imprenditori di alcune delle maggiori imprese italiane e multinazionali.
Da Matteo Salvini a Giorgia Meloni ci sono state anche alcune manifestazioni e contestazioni da parte degli attivisti. A ogni modo la proposta culturale e scientifica del Festival, sempre aperta e gratuita, ha cercato di caratterizzarsi per coinvolgere e interessare un pubblico ampio e trasversale oltre che per analizzare il presente e per gettare uno sguardo sul futuro. Tra i partecipanti, le famiglie e i loro piccoli partecipano con sempre maggiore entusiasmo alle attività del “Fuori Festival” e gli oltre mille studenti delle scuole superiori approfittano dei panel per un momento formativo di crescita e confronto. Al tempo stesso, il festival dello Scoiattolo, nel solco di una consolidata tradizione, ha affrontato i temi internazionali del mondo economico e politico.
E' tempo di primissimi bilanci di questi 4 giorni. Per il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il Festival dell’Economia rappresenta un'occasione unica per la nostra comunità di confrontarsi con esperti di fama nazionale e internazionale, "favorendo il dibattito e la crescita culturale ed economica del territorio. Un evento aperto a tutte le visioni, sia politiche che non politiche. Chi è venuto a Trento ha trovato risposte anche su tematiche locali, su temi come quello dell’A22 e del bypass ferroviario. E’ stato confermato il posizionamento di questo evento a livello nazionale su tematiche economiche, finanziarie. Per Trento e in generale per tutto il Trentino è motivo di orgoglio".
Da parte del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, il grazie agli organizzatori del Festival e "soprattutto a tutti quei cittadini che in questi giorni hanno frequentato gli incontri per informarsi, approfondire, capire e cercare di dare una risposta ai dilemmi del nostro tempo. Tra tutti gli interrogativi, uno di quelli più urgenti di questa vigilia elettorale è stato probabilmente Quo vadis Europa? A questo proposito, sono stati tanti e qualificati gli spunti di riflessione che ci aiuteranno a orientare le nostre scelte di cittadini e di amministratori".
Per il rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian ribadisce che anche quest'anno "il Festival dell'Economia è stato al centro dell'attenzione nazionale, non soltanto per i temi economici ma anche sui temi di grande attualità politica e sociale. Questo grazie ai tanti interventi che hanno rappresentato una tribuna importante di discussione e confronto su varie questioni di interesse nazionale e non solo. L'ampia partecipazione ai tanti incontri in programma è motivo di soddisfazione anche da parte dell'Università di Trento, che è stata presenza attiva attraverso i suoi professori e professoresse”.
Soddisfatti gli organizzatori. "Quando abbiamo presentato il programma di questa edizione del Festival dell’economia di Trento ho espresso la certezza che il direttore Tamburini e tutta la squadra avrebbero organizzato un’edizione ancora migliore delle precedenti e i risultati di questa quattro giorni mi hanno dato ragione - commenta Edoardo Garrone, presidente del Gruppo 24 Ore - una manifestazione partecipata, ricca di punti di vista, in un continuo scambio di riflessioni che – come musica suonata da artisti diversi – sono diventate una polifonia, accompagnando ciascuno di noi in un percorso di riflessione e approfondimento per guardare con occhi più consapevoli alle sfide che dobbiamo affrontare e alle prospettive che abbiamo davanti, a livello nazionale e internazionale. Questo è il ruolo che deve avere un evento come il Festival dell’Economia che segna l’agenda del Paese”.
Il Festival dell'Economia è organizzato dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing per conto della Provincia di Trento, con il contributo del Comune di Trento e dell’Università di Trento.
“Posso riassumere il festival in un aggettivo: formidabile", le parole di Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24 Ore. Sono stati 4 giorni straordinariamente intensi di analisi, di riflessioni, di contenuti ma anche di divertimento. Il titolo del festival era particolarmente impegnativo "Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo" e abbiamo tentato di dare delle risposte, quanto esaurienti lo vedremo. Certamente un obiettivo è stato raggiunto: quello di dare un contributo piccolo ma significativo all’aumento della consapevolezza verso scelte difficili da fare, ma che hanno un presupposto al quale non si può venire meno: il protagonismo delle persone e dei popoli. Noi abbiamo fatto la nostra parte. Non è possibile delegare scelte così importanti per la nostra vita, per la vita di tutti noi. Abbiamo aperto questa 19esima edizione con un titolo latino e la chiudiamo con un altro titolo latino: Trento caput mundi".
"Con il Festival "ci siamo posti l'obiettivo di arricchire il nostro bagaglio di conoscenze, di offrire nuove prospettive, aiutare tutti coloro che vi partecipano, giovani, famiglie, imprenditori, manager, a orientarsi in un futuro assolutamente complesso", dice Mirja Cartia d'Asero, amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore - . In linea con lo spirito del Festival, abbiamo voluto offrire modelli che ispirino e diano il coraggio ai giovani, gli adulti di domani, di seguire i propri sogni, le proprie passioni, stimolandoli ad avere uno sguardo diverso e curioso sulla realtà. Un approccio importante non solo per la loro crescita personale ma anche per quella di tutto il nostro paese” ha aggiunto l’amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore. “La fortissima partecipazione dei ragazzi agli eventi che abbiamo organizzato ci ha dimostrato che questo messaggio è stato apprezzato, e ci stimola a lavorare con ancora più impegno in questo senso per i tre anni a venire”.
È stato un Festival rivolto anche ai giovani con un programma di eventi a loro dedicati sia all’interno del Festival sia all’interno del Fuori Festival.
“Il nostro obiettivo quando abbiamo assunto il ruolo di organizzatori del Festival con Trentino Marketing era di aprirlo sempre di più anche al pubblico dei giovani e dei giovanissimi e delle loro famiglie, perché il nostro ruolo, come Gruppo 24 Ore, è anche quello di essere anima culturale del paese e, attraverso l'edutainment e l’intrattenimento intelligente, cerchiamo di passare alle giovani generazioni messaggi fondamentali come quello dell’inclusione, del rispetto, del merito” ha detto Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 Ore Eventi. "Un obiettivo che abbiamo raggiunto grazie alla collaudata formula del Fuori Festival, capace di coinvolgere tutti, non solo i giovani, attraverso contenuti e ospiti che parlano diversi linguaggi e toccano diverse prospettive con un ricco palinsesto di iniziative che hanno riscosso un grande apprezzamento."
Moltissime scuole, spiega la Provincia, inseriscono il festival come parte del programma accademico facendo partecipare gli studenti ai panel. Anche quest’anno sono stati circa mille gli studenti delle scuole superiori che hanno seguito i dibattiti del festival, a questi vanno aggiunti tutti i bambini delle scuole primarie che hanno partecipato alle attività del Fuori Festival come i “Junior Lab”, la cloud educational di Piazza Mostra con laboratori e attività per bambini dai 6 anni dedicati all’economia, alle fiabe e al denaro e molto altro, ma anche i panel che hanno analizzato il mercato del lavoro e le nuove opportunità per i giovani, il rapporto tra aziende e le aspettative e i bisogni dei giovani lavoratori, i laboratori di disegno dedicati ai più piccoli e così via
“Grazie alla qualificata proposta del Comitato Scientifico e l’impegno che il Gruppo 24 Ore e il sistema trentino hanno messo in campo, siamo riusciti ad offrire in questa edizione un programma ricchissimo e di grande spessore ad un pubblico trentino e nazionale attento e interessato. Fra le vie di Trento ho visto una comunità dello Scoiattolo in crescita e molto composita: relatori nazionali e internazionali, accademici, imprenditori e manager, studenti, giovani e anche famiglie. Si dibatte nei teatri ma si prosegue nei tavolini del bar, in libreria, nell’attesa di un prossimo incontro. Questo è lo spirito originario del Festival, questo è il contributo al dibattito e alla discussione nazionale che gli organizzatori e i sostenitori del Festival vogliono garantire nel tempo", conclude Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing.