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Quaranta adolescenti dal Trentino Alto Adige pronti a vivere l'esperienza dell'anno all'estero con Intercultura

Sono una 40ina gli adolescenti del Trentino Alto Adige che partiranno in estate verso diverse destinazioni in tutto il mondo. Voglia di internazionalizzazione, ma anche la spinta delle borse di studio: le esperienze all'estero dei giovani studenti della regione sono finanziate al 75% da Intercultura e una rete di aziende, enti e fondazioni 

Di MOb - 11 giugno 2024 - 18:39

TRENTO. Informati, attenti ai diritti, desiderosi di scoprire il proprio ruolo nella società senza confini in cui vivono: sono loro, i più giovani della Generazione Z, particolarmente interessati a che cosa accade nel mondo, pronti a fare la valigia e ad esplorarlo. Protagonisti di questa generazione sono sicuramente i 1.800 ragazzi risultati vincitori del concorso 2024-25 di Intercultura, in procinto di partire quest'estate alla volta di 50 diverse destinazioni in tutto il mondo per alcuni mesi o per un intero anno scolastico. Dal Trentino e dall’Alto Adige partiranno, nel corso dell’estate, una 40ina di studenti che hanno appena concluso il percorso di formazione guidato dai volontari locali per saper affrontare al meglio le sfide educative e formative all’estero.

 

Quasi il 75% dei vincitori del concorso potranno farlo grazie a un contributo economico (a parziale o totale copertura dell’intera quota di partecipazione) di Intercultura e di aziende, enti e fondazioni, che, tramite l’attività di raccolta fondi di Fondazione Intercultura, sostengono questo importante progetto educativo; tra questi: Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione Paolo Mosna, Hotel Regina, Marina Pallaver, Quickcom.

 

Destinazione il mondo, dove l'Associazione di volontariato sviluppa i suoi programmi da quasi 70 anni: il 46% volerà in Europa, il 23% in America latina, ’8,5% in Canada e negli Stati Uniti; l’11,5% in Asia, il 5,5% tra Australia e Nuova Zelanda e un altro 5,5% in Africa.

 

Francia, Brasile, Turchia, Repubblica Dominicana, Portogallo, Giappone, Germania, Finlandia, Svizzera e Stati Uniti la top ten dei Paesi che accoglieranno il maggior numero di studenti delle due province autonome.

 

Il classico anno scolastico all’estero rimane la durata per eccellenza, scelta da quasi il 71,5% degli studenti, mentre il 20% rimarrà all’estero per un semestre e il 3% per un trimestre. Il rimanente 5,5% starà all’estero quest’estate per un periodo compreso tra le quattro settimane e i due mesi.

 

C’è chi parte e c’è chi invece sta concludendo, o ha concluso il suo periodo di studio all'estero con Intercultura. Tra questi Elisa, studentessa di Trento che sta trascorrendo un anno scolastico in Brasile grazie a una borsa di studio sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto: “L'esperienza che sto vivendo mi sta cambiando in continuazione, ogni giorno mi lascia qualcosa di nuovo che terrò con me per il resto della vita. Il Brasile è il luogo che mi ha accolta sin dal primo istante, già da prima del mio effettivo arrivo, e che mi ha accompagnata in ogni momento. È inevitabile trovarsi di fronte ad ostacoli, dell'ambiente esterno e del proprio carattere, che, per quanto a volte spaventosi, sono poi fondamentali per conoscere meglio sé stessi e i propri limiti. L'anno all'estero è ciò a cui devo il superamento di tante paure e l'aumento della sicurezza in me stessa. Inviterei chiunque io conosca a cogliere questa opportunità unica al volo e a mettersi in gioco per riscoprirsi in un ambiente in cui si ha la possibilità di reinventarsi”.

 

Giulia, altoatesina, è partita invece grazie a una borsa sostenuta dalla Cassa di Risparmio di Bolzano e racconta un aneddoto simpatico dei suoi primi giorni in Francia “Durante la mia esperienza all'estero ho scoperto che "ciao", una parola che pensavo fosse esclusivamente italiana, viene utilizzata anche qui, ma con il significato di “arrivederci”. Ci sono molte situazioni in cui presto maggiore attenzione grazie a questa esperienza. Ricordo perfettamente il primo giorno di scuola: un liceo enorme in cui non riuscivo a trovare la classe. Poi una persona mi ha sorriso, permettendomi di trovare il coraggio di chiedere aiuto, e da quel momento è stata un'alternanza di momenti positivi e negativi. Tuttavia, questa alternanza mi ha permesso di crescere in modo significativo”.

 

Come Elisa e Giulia, grazie al sostegno guidato dei volontari dell’associazione, nei mesi di permanenza all’estero, a contatto con una cultura, tradizioni, mentalità diverse dalle proprie, questi adolescenti hanno avuto la possibilità di sviluppare competenze personali e interpersonali per affrontare al meglio le sfide del mondo del lavoro, ma anche quella di diventare cittadini globali.

 

Fra queste, il valorizzare la dignità umana e i diritti umani, la diversità culturale, l'apertura all'alterità culturale il rispetto; l'abilità di pensiero analitico e critico; le abilità linguistiche, comunicative e plurilingui, la conoscenza e la comprensione critica della cultura e delle religioni.

 

Gli studenti internazionali accolti nelle due province di Trento e Bolzano: ancora aperta la possibilità di candidarsi come famiglia ospitante.

 

La proposta di Intercultura si rivolge non solo agli studenti, ma anche alle famiglie italiane e alle scuole che desiderano vivere un’esperienza di apertura internazionale, pur rimanendo in Italia. In Trentino e in Alto Adige quest'anno sono stati accolti 6 adolescenti provenienti da Cile, Thailandia, Indonesia, Giappone, Svezia e Argentina.

 

In queste settimane i volontari locali stanno ricercando e selezionando le famiglie interessate ad accogliere uno tra le centinaia di ragazzi che giungeranno in Italia a inizio settembre per un trimestre o un anno scolastico. Le candidature possono essere inviate anche attraverso questa pagina del sito www.intercultura.it/famiglie o è possibile contattare direttamente i responsabili dei programmi di ospitalità di una delle 160 città dove sono presenti i volontari dell’Associazione.

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