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Hydro Dolomiti Energia, la Provincia con i Comuni di Trento e Rovereto "valutano il diritto di prelazione sul 40% del fondo australiano"

La Provincia, con le amministrazioni di Trento e Rovereto, lavora a un atto di indirizzo ad hoc per dare mandato di chiedere a Dolomiti Energia Holding di valutare la sostenibilità economico-finanziaria dell'operazione

Di Luca Andreazza - 01 luglio 2024 - 20:20

TRENTO. La Provincia con il Comune di Trento e quello di Rovereto valutano l'opportunità di far valere il diritto di prelazione sul 40% della controllata Hde posseduto dal fondo australiano Macquaire.

 

La questione tiene banco da mesi e, per quanto riguarda il settore energetico del Trentino, si parla di uno scossone. Già a gennaio dell'anno scorso era infatti emerso che il fondo australiano Macquarie stesse valutando la cessione delle proprie quote di Hydro Dolomiti Energia (un pacchetto azionario al 40%, per intendersi si parla di un valore superiore ai 400 milioni di euro), controllata dell'idroelettrico di Dolomiti Energia (Qui articolo). 

 

E tra le ipotesi si è fatta strada quella del passaggio dell'intera quota azionaria in mano pubblica. Un modello in house valutato positivamente anche dai sindacati, con CgilCisl e Uil che parlano di una “risorsa strategica per il territorio, anche sotto il profilo dell'equilibrio ambientale” (Qui articolo).

 

Ora questa possibilità prende campo. "I soci pubblici della finanziaria che controlla Dolomiti Energia, Fin.De (Provincia di Trento e Comuni di Trento e Rovereto) stanno valutando - spiega piazza Dante - l’opportunità dell’esercizio del diritto di prelazione sul 40% della controllata Hde (settore idroelettrico) posseduto dal fondo australiano Macquaire".

 

Per questo motivo, le amministrazioni con il presidente Maurizio Fugatti e i sindaci Franco Ianeselli e Giulia Robol, lavorano a un atto di indirizzo ad hoc, "alla luce del ruolo strategico che il Gruppo Dolomiti Energia potrà svolgere anche in futuro per la crescita dell’economia del Trentino".

 

L’obiettivo è di dare mandato a Fin.De, come loro espressione, di chiedere al Consiglio di amministrazione di Dolomiti Energia Holding di procedere a una valutazione sulla sostenibilità economico-finanziaria (anche attraverso un’analisi indipendente) dell’operazione.

 

"Operazione che non dovrebbe essere finalizzata ad accrescere permanentemente la presenza pubblica nel Gruppo Dolomiti Energia, ma l'obiettivo è di coinvolgere nuovi partner - funzionale alla diversificazione del business - o dell’ampliamento dell’ambito geografico di operatività e più in generale alla crescita del Gruppo". Le altre condizioni che i soci pubblici intendono porre riguardano "le modalità di finanziamento, che non dovranno modificare gli assetti proprietari dei soci pubblici e la distribuzione dei dividendi, che dovranno mantenersi a un livello adeguato".

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