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Asiago Dop, crescono i consumi interni e fatturato export +5,4%: “Guardiamo all'Asia e al Sud America”

Da gennaio a marzo 2024, dice il Consorzio tutela formaggio Asiago, i consumi interni sono in aumento del 15,2%: ecco tutti i numeri del 2023

Di F.S. - 26 maggio 2024 - 09:47

VICENZA. Exportconsumi interni e fatturato in crescita con risultati particolarmente favorevoli per quanto riguarda le lunghe stagionature: è questo, in estrema sintesi, il bilancio per il 2023 fornito dal Consorzio tutela formaggio Asiago, che conferma così il suo percorso di sviluppo sostenibile nell'ottica di un formaggio Asiago sempre più attrattivo. Percorso che, come anticipato, vede tra le sue tappe fondamentali il rafforzamento della produzione dell'Asiago Dop Stagionato (+20,5%) e del Prodotto della montagna (+7,8%), accompagnandosi con una crescita dell'export del 5,4% e nuove azioni di sistema in Asia e Sud America. Il primo trimestre del 2024, nel frattempo, chiude con un +15,2% dei consumi interni.

 

“In un anno di grande incertezza mondiale – spiegano i responsabili del Consorzio – il Consorzio tutela formaggio Asiago ha scelto di proseguire nel posizionamento distintivo del prodotto basandosi sulla naturalità della sua alta qualità capace di offrire risposte alle nuove sfide di consumo. Da qui l'aumento della produzione delle lunghe stagionature e delle nicchie premiate, nel 2023, anche dalla crescente attenzione da parte dei consumatori”.

 

Nel 2023 sono state prodotte in tutto 1.516.568 forme di Asiago Dop, con un fatturato alla produzione di 160 milioni di euro, il 13,4% in più rispetto al 2022: “A brillare sono state le stagionature più lunghe e le nicchie: l'Asiago Dop Stagionato, l'Asiago Dop Riserva e l'Asiago Dop Prodotto della Montagna. Lo Stagionato, prodotto in 231.016 forme, il 20,5% in più rispetto al 2023, ha trovato un crescente apprezzamento per la qualità e le caratteristiche organolettiche, in linea con le moderne esigenze di consumo. Continua anche la crescita del Dop Prodotto della Montagna, importante testimone del legame tra Asiago Dop e il suo territorio d'origine. La produzione, realizzata sopra i 600 metri, è aumentata del 7,8% ed è passata dalle 72.378 forme del 2022 alle 78.008 forme del 2023. allo stesso modo, il Dop Fresco Riserva, di oltre 40 giorni, ha contrastato il calo dei consumi interni dei formaggi freschi e la minore produzione nella parte centrale dell'anno dell'Asiago Dop Fresco, che ha toccato complessivamente 1.285.552 forme, rispondendo alla scelta di prodotti a più lunga stagionatura. A dimostrazione dell’efficacia di questo corso, nei primi tre mesi del 2024, il formaggio Asiago registra la migliore performance tra i formaggi duri e semiduri, con un incremento dei consumi nazionali del +15,2%, un’efficace riduzione delle scorte mentre tornano a crescere, nel primo quadrimestre 2024, anche le esportazioni”.

 

Come anticipato, nel 2023 l'export è poi cresciuto del 5,4% rispetto all'anno precedente: “Usa, Svizzera, Germania e Francia – concludono dal Consorzio – continuano ad essere i principali paesi di sbocco della specialità mentre il Consorzio tutela formaggio Asiago ha posto le basi per una crescita della propria presenza in Asia e in Sud America, partendo dalla Corea del Sud e dal Messico, mercati che riconoscono e tutelano la denominazione d'origine. Proprio il contrasto all'uso improprio della denominazione 'Asiago' e dei marchi di proprietà consortile ha ottenuto, nel 2023, importanti successi dal Cile al Brasile, dal Canada all'Australia e sono diventati la premessa per una nuova fase di sviluppo internazionale che coinvolgerà il Consorzio di tutela nei prossimi anni”.

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