Maurizio Landini a Trento: "I voucher vanno aboliti". Il leader della Fiom dà il via alla campagna referendaria: "Ma la data ancora non c'è"
Il numero uno della Fiom delinea la strategia per regolamentare il lavoro occasionale. L'uso dei voucher nel turismo è una stortura. Sugli appalti dice "necessario tutelare i lavoratori e la concorrenza. Un canale utilizzato dalla malavita per impossessarsi di settori dell'economia reale"
TRENTO. "Il governo deve decidere la data del referendum, meglio se accorpata alle elezioni amministrative per risparmiare. E' un dovere e una responsabilità istituzionale garantire il diritto di voto: invitare i cittadini alle urne e solo alla fine, se lo ritiene opportuno, esprimere il proprio parere", queste le parole di Maurizio Landini (segretario nazionale della Fiom) a proposito dei voucher e degli appalti, intervenuto oggi a Trento per discutere dei contenuti del nuovo contratto nazionale di categoria.
"La battaglia per i referendum su voucher e appalti - prosegue il segretario - insieme alla legge per un nuovo statuto dei lavoratori così come quella per i contratti si pongono nello stesso orizzonte: assicurare a tutti i lavoratori diritti che non possono essere mediati e discussi".
Entrando nel merito dei quesiti referendari, il numero uno di Fiom ha ribadito che "i voucher vanno aboliti. Serve una legge che regoli il vero lavoro occasionale - spiega - in linea con quanto la Cgil propone nella Carta dei diritti universali del Lavoro, la proposta di legge d'iniziativa popolare depositata in Parlamento. L'uso di questo strumento deve essere limitato a determinate categorie e precise tipologie di lavoro, senza dimenticare gli altri vincoli come la durata massima che non deve superare i 40 giorni l'anno e il tetto massimo di retribuzione intorno ai 3 mila euro".
I dati riportati da Uil per il Trentino-Alto Adige stimano per il 2016 che siano stati venduti voucher per un valore di quasi sei milioni di euro, 5.814.718 euro per la precisione. Un incremento costante negli ultimi anni sempre in positivo: la corsa al voucher è iniziata timida in regione, 15 mila euro del 2008, ma nel 2009 questo valore è già saltato a 250 mila euro, prima dell'escalation degli ultimi anni. Un uso distorto e smodato declinato alle diverse realtà nazionali e abusati soprattutto in quei settori che sono il fiore all'occhiello della regione di riferimento.
In questo caso per il Trentino si pensa al settore del turismo, al centro delle denunce delle parti sociali per il largo utilizzo di questo strumento : "Questo strumento - dice il numero uno di Fiom - si è trasformato in sfruttamento lavorativo. La distorsione dei voucher risiede proprio in questo aspetto. I settori più forti abusano di questa possibilità, per esempio nel turismo esiste il contratto stagionale che garantisce il lavoratore che può beneficiare degli ammortizzatori sociali e può essere sicuro che il reddito gli venga assegnato. Ora il contributo finisce all'Inps e lì non si può più sapere che fine possa fare"
E sugli appalti ha aggiunto che "questa tipologia di lavoro - continua - riguarda milioni di italiani in tutti i settori. Il referendum vuole tutelare l’occupazione dei lavoratori e la loro retribuzione nei casi di cambi appalto, mira a contrastare la concorrenza sleale e quindi garantisce anche le imprese, oltre che accertare la qualità del sistema. Gli appalti mal gestiti sono uno strumento che usa la malavita per controllare importanti settori dell'economia reale".
Maurizio Landini ha poi insistito sulla necessità di rifondare una nuova legislazione del lavoro per mettere al centro i diritti di tutti i lavoratori: "Non è un caso - prosegue il capo dei metalmeccanici della Cgil - se oltre ai referendum la Cgil ha presentato una proposta di nuovo statuto dei lavoratori per garantire i diritti fondamentali a tutte le forme di lavoro, anche agli autonomi. Il Jobs Act non ha solo reso più facile licenziare, ma ha di fatto esteso la precarietà ed ha ridotto gli ammortizzatori sociali: oggi per un'azienda è più conveniente licenziare che accedere alla cassa integrazione straordinaria o dei contratti di solidarietà".
La riunione dei delegati è stata anche l'occasione per fare il punto sul nuovo contratto nazionale delle tute blu sottoscritto il 19 gennaio scorso: un accordo che riguarda circa un milione di persone in Italia, 8 mila in Trentino e circa 6 mila in Alto Adige. Il sindacalista ha sottolineato il carattere innovativo del contratto sul piano del welfare integrativo, sottolineando la valenza democratica, in quanto "anche Federmeccanica - spiega - ha accettato la validità del contratto solo dopo l'assenso (ottenuto) della maggioranza dei lavoratori. Abbiamo difeso la contrattazione nazionale: quanto abbiamo ottenuto, dunque, vale per tutti a partire dalla difesa dei minimi contrattuali, il welfare, la sanità integrativa, la formazione solo per citare alcuni punti".
E riguardo la staffetta generazionale "bisogna ridurre l'età pensionabile - ha aggiunto - non è possibile avere l'età, il lavoro e il tasso di disoccupazione giovanile più alti in Europa. E' vitale invertire questa tendenza".
In chiusura di assemblea i due segretari del Trentino e dell'Alto Adige, Manuela Terragnolo e Fabio Parrichini sono entrati nel dettaglio del contratto che "per quanto riguarda il welfare - spiegano - ogni lavoratore si vede riconosciuto un aumento nel triennio di 450 euro, 100 euro a giugno 2017, 150 euro a giugno 2018, 200 euro a giugno 2019.
Aumenta il contributo a carico dell'azienda per la previdenza complementare per tutti quei lavoratori e lavoratrici che sono inscritti ad un fondo pensione chiuso, come Laborfonds. Da ottobre, inoltre, tutti i lavoratori verranno iscritti, a carico dei datori di lavoro, al fondo sanitario integrativo che coprirà anche i familiari a carico, i periodi di cassa integrazione, la malattia e i dodici mesi dopo il licenziamento. E' stato previsto uno stanziamento per lavoratore di 156 euro all'anno. Infine viene riconosciuto a tutti il diritto a 3 giorni di formazione nel triennio".
A margine della conferenza Manuela Terragnolo ha presentato anche un nuovo progetto attraverso l'Agenzia del lavoro: "Sono state stanziate - conclude - risorse aggiuntive per i disoccupati da 12 mesi e per situazioni di fragilità lavorativa. L'attivazione, che scade domani, si attiva ai centri per l'impiego".