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Lavoro, anno in chiaro-scuro. I sindacati: "Politica lenta e imprenditori con poche idee. I giovani sono il nostro patrimonio"

I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno fatto il punto sull'anno che va a concludersi. Ianeselli: "Troppi imprenditori inaffidabili che disdettano i contratti". Pomini: "In Trentino esplosione dei voucher: erogati oltre un milione e mezzo". Alotti: "Si è prodotto un terzo degli alloggi di edilizia sociale che erano stati programmati"

Conferenza stampa unitaria di fine anno, da sx Franco Ianeselli (Cgil), Walter Alotti (Uil) e Lorenzo Pomini (Cisl)
Di Luca Andreazza - 23 dicembre 2016 - 19:28

TRENTO. Politiche del lavoro, giovani, occupazione di qualità e risposta alla vulnerabilità sociale. E ancora welfare territoriale e contrattazione. Sono questi alcuni dei temi toccati oggi dai tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino che hanno fatto il punto sulla situazione del mondo del lavoro in provincia.

 

Il bilancio per questo 2016 che se ne va è in chiaro scuro: sul tavolo il nuovo contratto per il pubblico impiego in provincia, il rinnovo unitario del contratto nazionale dei metalmeccanici e l'intesa preliminare raggiunta sul tavolo nazionale per il comparto statale. Gli accordi ancora aperti su scuola e sanità, l'avvio del fondo di solidarietà territoriale e gli sgravi fiscali introdotti nell'ultima legge di stabilità provinciale per le imprese che siglano accordi di secondo livello con i sindacati. Le criticità, però, ci sono come anche una ripresa economica ancora incerta, la diffusione fuori controllo dei voucher, i mancati risultati sul fronte delle politiche abitative e le disdette unilaterali nel porfido e nell'artigianato metalmeccanico, senza dimenticare le partite su Sait e sugli addetti delle pulizie delle aree di servizio lungo l'Autostrada del Brennero.

 

“In Trentino - spiega Franco Ianeselli, segretario di Cgil - ci sono aziende serie, dove si svolge una buona contrattazione per valorizzare il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori. Si registra però anche l'inaffidabilità di parte della classe imprenditoriale locale, che mette in discussione le relazioni sindacali disdettando i contratti. Il riferimento è al porfido, dove i lavoratori perderanno 500 euro al mese, oppure alla surreale situazione del contratto territoriale dell'artigianato metalmeccanico, disdettato dall'Associazione artigiani appena 20 giorni dopo la firma. Davanti a queste situazioni, la risposta è dura ricorrendo alla mobilitazione e alle vie legali".

 

"La scommessa - dice Ianeselli - per il prossimo anno è quella di costruire un welfare contrattuale, efficace e integrato con il welfare pubblico per valorizzare le realtà serie. In generale è necessario sperimentare e innovare. L'occupazione ci fornisce segnali positivi, i disoccupati sono in calo, ma perdurano situazioni ancora difficili".

 

Partendo dalle recenti polemiche su Whirlpool, il segretario della Cgil ha rivendicato quindi la positività di quel modello, ma ha lanciato un invito per rendere più efficaci gli interventi di formazione e ricollocazione: "Quello che serve è un'indagine seria sui fabbisogni occupazionali delle imprese al fine di rendere più efficaci le politiche attive, l'orientamento e la formazione".

 

Giovani, futuro, qualità del lavoro. "E' necessario - spiega Lorenzo Pomini - che il tessuto economico trentino offra dei percorsi professionali adeguati alle competenze dei nostri giovani. Si tratta di un investimento per le famiglie, per i ragazzi e per la comunità. Non possiamo regalare l'intelligenza, la qualità e la formazione ai nostri concorrenti dopo averli formati nelle nostre università". Quindi il segretario Cisl ha puntato il dito contro i voucher in quanto "in questo modo non si qualifica e non si sviluppa il mondo del lavoro trentino – ha accusato -. Abbiamo assistito all'esplosione dell'utilizzo dei voucher fino a raggiungere il milione e mezzo. In tre anni il ricorso a questo strumento è quadruplicato in Trentino e sono molto diffusi anche in settori come il turismo e i servizi. E'grave questo forte utilizzo proprio nel settore turismo che brilla grazie al forte intervento pubblico".

 

Un altro tema affrontato è quello della classe imprenditoriale "da rivedere e cambiare perché mancano idee, prospettiva, visione e inventiva. Una rincorsa agli incentivi e alla giacca del politico: finiti i soldi torna il precariato. La reattività del Vescovo è migliore, di quella della politica che è troppo lenta: il Trentino gode ancora di una certa ricchezza e di una buona qualità della vita, ma gli ultimi iniziano ad essere abbandonati". Grande soddisfazione infine per l'istituzione del Fondo di solidarietà reso operativo in tempi rapidi, mentre non sono piaciute le polemiche intorno a Sanifonds per la quale è stata rimarcata la necessità di vedere anche i dipendenti delle imprese artigiane iscritti.

 

 

Famiglie in difficoltà e nuova povertà. Questi i temi su cui si è soffermato il segretario della Uil trentina Alotti. "Permangono ancora alcune difficoltà del mercato di lavoro - spiega Alotti -. Le politiche abitative provinciali hanno deluso le aspettative. Il piano casa è in gran parte naufragato: si è prodotto un terzo degli alloggi di edilizia sociale che erano stati programmati. La casa deve tornare una priorità per dare risposte ai bisogni abitativi di molti trentini. In questo momento ci troviamo davanti a due partner deboli e in difficoltà: la Federazione della cooperazione e la politica. E' necessario ripristinare una stabilità occupazionale: i dati sono ancora migliori rispetto alla media nazionale, ma tornare a 30 anni fa è un attimo. Bisogna prestare attenzione anche alla Corte dei conti che è intervenute sulle partecipate e la sanità".

 

Il segretario della Uil ha criticato, in conclusione, la gestione del bilancio pubblico, in particolare “con l'approvazione di vari - conclude Alotti - emendamenti in consiglio provinciale e il via libera alle richieste delle diverse parti assistiamo ad un atteggiamento schizofrenico della giunta anche su politiche su cui aveva puntato con determinazione, come nella scuola”

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