Infermieri trentini, aumentano le assunzioni ma sono ancora in 300 senza lavoro
Nel 2016 si sono laureati 108 infermieri, la maggior parte nella Facoltà di Verona. Tra questi ci sono sei stranieri provenienti da Macedonia, Eritrea, Bulgaria, Ucraina e Romania
“In Trentino il trend delle assunzioni è tornato a essere positivo, anche grazie ai concorsi dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Dobbiamo però ricordarci che in Italia il rapporto tra il numero di infermieri e quello degli assistiti è tra i più alti in Europa. Nonostante ciò circa un 7% nel 2016 è risultato disoccupato”. A commentare la situazione della professione infermieristica in Trentino è stata la presidente del Collegio IPASVI di Trento, Luisa Zappini in occasione dell'incontro che si è tenuto per fare il punto sugli iscritti Trentini.
Il 2017 è iniziato con 70 nuovi professionisti iscritti ad Ipasvi e oggi il collegio di Trento conta 4.359 unità, delle quali 4.203 infermieri, 101 assistenti sanitari e 55 vigilatrici d'infanzia; la stragrande maggioranza dei tesserati è donna (3.720), mentre gli uomini sono 639.
Dalle rilevazioni emerge che nel 2016 si sono laureati 108 infermieri, la maggior parte nella Facoltà di Verona (72). Tra questi ci sono sei stranieri provenienti da Macedonia, Eritrea, Bulgaria, Ucraina e Romania. Se in passato il flusso migratorio degli infermieri dall'estero era molto elevato, negli ultimi anni gli ingressi si sono fermati e la percentuale di occupati non italiani è scesa sotto il 6% del totale (191 comunitari e 53 non comunitari nel 2016).
Nell'anno appena trascorso 311 iscritti hanno dichiarato di non avere un lavoro. Tra i nuovi iscritti, gli ambiti di occupazione prevalenti sono l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e le Aziende Pubbliche per i Servizi alla Persona, anche se la libera professione è potenzialmente il mercato sanitario emergente.
“L'occupazione non è più così predefinita e strutturata come una volta; anche in Trentino il 'posto fisso' è diventato meno facile da ottenere. Credo però che nelle Apsp e nell'Apss ci sia sempre la volontà di procedere alla stabilizzazione del personale, mentre fuori regione il turn over è diffuso, con il rischio che non si raggiungano i livelli qualitativi richiesti”, sottolinea Zappini.
Il 2017 sarà un anno ricco di appuntamenti per il Collegio. Mentre prosegue il fitto calendario degli incontri culturali validi per l’aggiornamento professionale, l’11 marzo è in programma una mattinata dedicata alla figura dell’infermiere di comunità. Il 12 maggio, invece, in occasione della Giornata mondiale dell’Infermiere, il Collegio organizza un incontro sul nuovo codice deontologico.