Contratto sanità, la Cisl Fp non ci sta e minaccia agitazioni: "Basta, stracciamo l'accordo. #nopasticcisulcontratto"
La Cisl Fp non ritiene che l'accordo stralcio sia all'altezza e non intende sottoscriverlo. Alla riunione in Apran assenti Uil e Nursing Up. Dalledonne: "Vogliamo fasce economiche per tutti: rivedere la norma delle fasce economiche"
TRENTO. "Siamo stati convocati in Apran - dice Pierachille Dalledonne, segretario di Cisl Fp - per la sottoscrizione definitiva del testo contrattuale per il rinnovo del contatto provinciale del lavoro per il personale del comparto sanità – area del personale non dirigenziale, e la Uil e il Nursing Up (i firmatari dell’accordo del 6 dicembre 2016, ndr) non si sono presentati: un fatto molto grave, qualunque sia la loro motivazione, riteniamo questo un atto di sfida totale a chi invece al tavolo si presenta e vuole trattare".
Le tappe salienti sul rinnovo del contratto sanità sono il 16 novembre e il 6 dicembre scorso. Il 16 novembre le confederazioni Cgil, Cisl e Uil hanno firmato il protocollo d'intesa, mentre il 6 dicembre si sarebbe dovuta concludere la trattativa sul rinnovo contrattuale del comparto sanità area non dirigenziale che comprende 6.034 lavoratrici e lavoratori.
Un accordo stralcio che prevede per la parte economica uno stanziamento di 14,1 milioni di euro per il triennio 2016-2018 e un aumento tabellare di circa il 3%. Un contratto che la Cisl Fp non ha esitato a considerare fin da subito pasticciato: "Lo abbiamo detto e motivato più volte - prosegue il segretario Cisl Fp - questo contratto è stato affrontato in Apran con troppa fretta e di conseguenza con molte e troppe parti che devono essere riscritte e riviste, vedi la questione delle fasce economiche. Vogliamo un contratto per tutti e non personalizzati a seconda delle funzioni. Le fasce economiche che devono andare a tutti, senza penalizzazioni su infermieri, tecnici, operatore socio sanitario, operai, ausiliari, amministrativi ecc. Per questo abbiamo ritenuto di non sottoscrivere l’ipotesi e gridiamo #nopasticcisulcontratto".
Cisl Fp sottolinea in particolare la necessità di un ulteriore aumento dignitoso pro-capite per tutte le figure professionali comprese tra il livello A) e il livello C) per dare ai livelli di reddito più basso una boccata d'ossigeno economico anche in considerazione di quanto contenuto nell'accordo fra il Governo e le sigle sindacali. "Abbiamo chiesto, in tempi non sospetti, alla Giunta Provinciale e all’Apran di riaprire la trattativa, con opportuna comunicazione scritta e, abbiamo pubblicato un comunicato a pagamento per spiegare a tutta la cittadinanza Trentina la nostra posizione".
"Ora basta, ma basta sul serio - conclude Pierachille Dalledonne - non è più rinviabile ogni tipo di azione o mobilitazione e pertanto come CISL FP del Trentino proclamiamo lo stato di agitazione del personale del settore e ci riserviamo ogni tipo di azione o intervento a sostegno delle nostre richieste".