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Cave, approvato il disegno di legge. Olivi: "Una rivoluzione che guarda al futuro"

Il disegno di legge unificato Olivi-Viola è stato approvato con 23 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astensioni. Olivi: "Abbiamo toccato qualche interesse consolidato, ma questo è un settore strategico per il Trentino". Al voto, favorevole, anche Kaswalder: "Temi sensibili per il Patt"

Pubblicato il - 03 febbraio 2017 - 17:40

TRENTO. "Fino a qualche mese fa in molti erano pronti a scommettere che questa legge non sarebbe stata approvata, considerato che oggettivamente produce una sorta di rivoluzione nel comparto. Ma alla fine abbiamo tagliato il traguardo. Prende il via una riforma che non poteva più attendere, solida, coraggiosa, che guarda al futuro", queste le parole di soddisfazione del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, che a nome di tutta la Giunta commenta l'approvazione da parte del Consiglio provinciale alla legge di riforma delle cave di porfido.
 

"Fissare il principio e l'obbligo della prima e seconda lavorazione in cava - continua Olivi - introdurre precise clausole sociali per l'occupazione, imporre la tracciabilità del materiale grezzo, impostare i futuri bandi di gara su criteri che premiano investimenti e lavoro sono tutte decisioni che rappresentano per il settore delle cave una svolta radicale. Questa legge favorisce le imprese migliori, che rispettano le regole, e che sono disposte a fare in futuro vere politiche di sviluppo, puntando sulla qualità del prodotto. Si tratta anche di una legge che inevitabilmente è andata a toccare qualche interesse consolidato. Ma era necessario guardare oltre gli equilibri esistenti e il corto respiro della mera sopravvivenza, guardando con coraggio e lungimiranza all'interesse di un settore strategico per l'economia trentina. Abbiamo provato a farlo, e sono contento che alla fine la ragionevolezza e la voglia di rinnovamento abbiano prevalso. La riforma esce dal Consiglio provinciale, valorizzata nei suoi capisaldi fondamentali, con l'apporto anche di miglioramenti nella sua dimensione applicativa".

 

Il decreto è passato con 23 voti favorevoli, 3 contrari (Maurizio Fugatti, Manuela Bottamedi, Claudio Cia) e l’astensione di Filippo Degasperi, Rodolfo Borga e Claudio Civettini. Il testo unificato dei disegni di legge di modifica delle norme provinciali in materia di cave dell’assessore Alessandro Olivi (Partito democratico) e del consigliere Walter Viola (Progetto Trentino) ha trovato la quadra dopo un ampio confronto durato due giorni. Una discussione che ha permesso di mettere insieme i diversi interessi e dare un nuovo riferimento normativo ad un settore che, hanno osservato numerosi consiglieri intervenuti in dichiarazione di voto, aveva estrema necessità di una riforma.

 

"Non è la migliore legge possibile, tuttavia abbiamo cercato di fare il massimo possibile - dice Walter Viola (Progetto Trentino) - ci sono regole chiare per tutti, i protagonisti del settore hanno finalmente un quadro unitario, vengono favoriti il sistema, la filiera, la competitività, la qualità del lavoro".

 

Astenuto Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle), che a sua volta aveva proposto un disegno di legge poi non confluito nel decreto unificato: " Il metodo seguito è stato positivo, scandito da numerose occasioni di ascolto e molti aspetti sono stati recepiti senza indugi e rispettando gli impegni. Non ho però condiviso il testo finale in quanto si sta parlando di imprese che lavorano un bene pubblico e che dovrebbero essere eticamente maggiormente responsabili, mentre in questo caso si prevede possano violare gli obblighi. Mi sarei aspettato un'attenzione alle imprese che si comportano bene e non la concessione di scappatoie a quelle che infrangono le regole. L'esempio della clausola sociale andrebbe invece estesa anche ad altri comparti".

 

Il voto di astensione della Civica Trentina è stato invece motivato da Rodolfo Borga:"Qualcosa a favore del mondo del porfido è stato fatto e va riconosciuto". 

 

Claudio Cia (Agire) invece non ha votato a favore del disegno di legge "ma - spiega - ho comunque apprezzato molto il metodo con cui si sono svolti i lavori di questi giorni per cercare di migliorare la proposta e trovare punti di convergenza. Ringrazio il colleghi Fugatti e Viola che hanno speso le maggiori energie nelle trattative".

 

Contrario anche Maurizio Fugatti (Lega nord): "Rimane una valutazione pesantemente negativa del disegno di legge, anche se è indubbio che il confronto di queste giornate hanno portato a migliorare diversi aspetti del testo, attraverso l’introduzione di diverse proposte emendative. Le norme rimangono però di impianto statalista, con una volontà dirigista, sanzioni e burocrazia invasive che mettono a rischio un settore già gravato da una pesantissima crisi. Una legge pericolosa". 

 

Al voto, favorevole, anche Walter Kaswalder che, pur espulso dal Patt, nel quale è stato eletto con oltre 4.500 preferenze, ha preso parte ai lavori del disegno di legge in discussione in qualità di consigliere autonomista: "Una buona legge costruita con il contributo di molti, non ultimi gli autonomisti che di questa materia si sono occupati da sempre".

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