Cassa Centrale Banca ufficializza la sua candidatura a capogruppo della cordata nazionale
Formalizzata oggi alla Banca d'Italia e a tutte le banche di credito cooperativo la proposta di guidare il nuovo Gruppo nazionale di credito autonomo da quello che intende creare la cordata romana guidata da Iccrea Holding. Fracalossi: "Abbiamo l'ok di 102 banche e un'altra ventina sono in fase di decisione. Entro il 31 marzo le delibere dei Cda"
ROMA. E' giunto il momento di lanciare il cuore oltre l'ostacolo per Cassa Centrale Banca e Giorgio Fracalossi e di presentare ufficialmente alla Banca d'Italia e a tutte le banche di credito cooperativo - Casse Rurali italiane la propria candidatura al ruolo di capogruppo del futuro Gruppo bancario cooperativo "Cassa Centrale Banca - Credito cooperativo italiano". Ad oggi sono circa un centinaio ("abbiamo avuto un'altra preadesione oggi e quindi siamo arrivati a 102", ci conferma il presidente di Ccb) gli istituti di credito che hanno dato l'ok al progetto della capogruppo trentina. "E siamo in contatto con un'altra ventina - prosegue Fracalossi - di Bcc-Cr che devono decidere" ma avrebbero già espresso orientamento favorevole all'operazione.
Insomma Giorgio Fracalossi oggi ha formalizzato la candidatura di Cassa Centrale inviandola anche a tutte le Bcc e le Casse Rurali italiane. L'altra cordata, quella romana, capeggiata da Iccrea Holding che raggruppa Bcc e Federcasse aveva presentato il suo progetto a Banca d'Italia già negli scorsi giorni e quindi, adesso, raggiunto il termine per presentare le candidature (scade domani il 31 gennaio) partirà la "campagna acquisti" delle due cordate che si rivolgeranno alle 270-275 (il numero è variabile a causa delle continue fusioni in atto) banche di credito cooperativo italiane (sono da escludere quelle Alto Atesine che faranno corsa a parte) per cercare di convincerle a unirsi alla squadra.
In autunno sembrava dovesse nascere un gruppo unico poi Iccrea Holding e Cassa Centrale hanno deciso di prendere strade diverse e quindi, oggi, i vari istituti dovranno scegliere con chi stare. Iccrea può già contare su un patrimonio netto di 1,7 miliardi di euro e quindi è già ben oltre la soglia richiesta dalla normativa e ha già annunciato che punta a "completare l'intero percorso previsto dalla normativa e di presentare l'istanza all'Organo di Vigilanza entro il 2017", ben prima della scadenza prevista del 2018.
"Entro il 31 marzo i consigli d'amministrazione delle banche dovranno deliberare l'adesione o meno al progetto - aggiunge il presidente di Cassa centrale banca - e entro il 31 maggio toccherà alle assemblee delle stesse certificare quanto deciso dai loro Cda. E' cruciale, infatti, a questo punto, definire il perimetro di operatività per poi far partire i cantieri ed elaborare il progetto condiviso e gli aumenti di capitale sociale (operazione questa che prevediamo di chiudere entro la fine di ottobre). Così da essere operativi con il nuovo gruppo a partire dal primo luglio 2018".