Bondone e Trento a tutto gas. E il turismo del futuro? Risponde Elda Verones
Il Bondone per la prima volta nella stagione fredda supera la soglia delle centomila presenze (102.651 per +5,58), trascinata dai turisti stranieri. Positivo anche l'andamento di Trento nel periodo dicembre-marzo: +6,12%. Da 816.758 presenze nel 2008 a 1.071.089 nel 2016. L'intervista a Elda Verones, direttrice dell'Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi per il progetto Skopia e il turismo in montagna
TRENTO. Il Bondone supera l'asticella delle 100 mila presenze nell'inverno appena trascorso, 102.651 per l'esattezza quelle registrare negli alberghi della montagna di Trento, che si traduce in +5,58% rispetto al periodo dicembre-marzo di dodici mesi fa. Positivo anche l'andamento degli arrivi a +2,44% per 25.037 unità. "Questo dato - spiega Elda Verones, direttrice dell'Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - è frutto soprattutto degli ospiti stranieri, capaci di far segnare un +10,19% in fatto di arrivi e +16,81% in termini di presenze".
Oltre ogni aspettativa anche i dati relativi a Trento per un rilevante incremento nelle presenze (+6,12%): "In questo caso è il +10% dei pernottamenti degli ospiti italiani nelle strutture alberghiere della città a trainare il comparto. Nei quattro mesi monitorati il nostro ambito di competenza ha raggiunto quota 214.545 presenze, facendo segnare un +5,39% rispetto all'inverno precedente".
La presentazione dei dati invernali, diventa anche l'occasione per approfondire il futuro del turismo e "il nuovo tunnel del Brennero accorcerà le distanze e i flussi turistici in Trentino saranno ancora maggiori", afferma Verones nell'intervista inserita all’interno del progetto Skopia, un'iniziativa che ha l’obiettivo è quello di immaginare il futuro del turismo di montagna nel 2030 attraverso il confronto fra scenari e competenze diverse.
Un’occasione per gli studenti di interagire in qualità di ricercatori del territorio intervistando alcuni protagonisti del turismo trentino: Skopia, in collaborazione con l'Accademia della montagna, Asat-associazione albergatori e imprese turistiche, la Comunità delle regole e l'Università di Trento, ha deciso di coinvolgere questi istituti superiori a indirizzo turistico del Trentino con il progetto "Anticipare future professioni del turismo di montagna”, iniziato lo scorso 22 settembre con il primo incontro presso l'istituto Don Milani di Rovereto dove i vari ideatori hanno illustrato a docenti e ragazzi il progetto che li vedrà protagonisti.
Centoventi studenti fra le classi terze e quarte degli istituti Don Milani, Ivo De Carneri di Civezzano e UPT di Tione sono coinvolti all'interno del progetto Skopia, società multi servizi, che fornisce consulenze di intelligence strategica e analisi dei cambiamenti, dei rischi e delle opportunità, nonché servizi di accompagnamento per lo sviluppo di competenze basate sulla prospettiva dell’anticipazione.
Una sfida tra gli studenti a colpi di interviste e articoli, nella quale i ragazzi dell’indirizzo economico-turistico, divisi in gruppi e guidati da un portavoce, dovranno creare uno schema che sia esclusivo e convincente, mediante anche l'utilizzo di Aureoo, una app creata da Skopia.
Il 2015 si è chiuso con oltre un milione di pernottamenti fra Trento, il Monte Bondone e la Valle dei Laghi e nel 2016 sono stati registrati addirittura 50 mila presenze in più, andando oltre ogni più rosea aspettativa. Il 2017 è già partito con il piede giusto. Una crescita costante 816.758 presenze nel 2008, a 841.663 nel 2009 (+3,0%), a 894.628 nel 2010 (+6,3%), 905.682 nel 2011 (+1,2%), 936.370 nel 2012 (+3,4%), 978.631 nel 2013 (+4,5%), 973.766 nel 2015 (-0,5%), 1.018.996 nel 2015 (+4,6%) e 1.071.089 nel 2016 (+5,1%).
I dati dell'anno scorso sono stati particolarmente significativi: il 2016 è stato un anno record. Molti turisti sono stranieri, ben il 38 % del totale. La fetta più grossa è rappresentata dalla Germania che supera le 100.000 presenze, quindi Olanda, Spagna, Austria, Repubblica Ceca e Polonia.
Partendo da questi dati molto positivi, come potrebbe evolvere il turismo nel 2030? Quali azioni e in quali settori investire?
Non è facile rispondere. Nel 2030 sarà già aperto il nuovo tunnel del Brennero (la previsione vede i lavori terminare per il 2026) e questo significa che si accorciano le distanze e quindi si intercettano molti più flussi turistici. Come Apt, in stretta sinergia con Trentino Marketing, dobbiamo lavorare su una offerta di qualità alberghiera e culturale: sfruttare e mantenere il nostro straordinario patrimonio naturale.
Quale sarà la principale criticità del turismo di montagna? Quale invece potrà essere una strategia vincente?
Un problema sarà il cambiamento climatico e la conseguente mancanza di neve, una criticità che stiamo già affrontando in questi anni. L’offerta invernale dovrà essere integrata fra montagna, città, enogastronomia e gli sport non legati esclusivamente al prodotto neve, quindi spazio a trekking, deltaplano e passeggiate. L’ospite deve poter vivere una vacanza di relax, benessere e una full immersion con la natura. Una strategia che mira a valorizzare la parte enogastronomica del Trentino, come i prodotti tipici a "km 0", che non è ancora sfruttata al massimo delle sue potenzialità.
Per chiudere, come sta cambiando e come cambierà un’azienda per il turismo alla luce delle nuove tecnologie?
La comunicazione sta cambiando molto: si è passati dalla carta stampata e dai supporti editoriali al digitale e al real time, come i social e il web. Come Apt lavoriamo con tutti questi strumenti ma ovviamente la parte più importante resta l’esperienza che vive l’ospite. Un aspetto che non ha prezzo perché capace di generare un passaparola dal valore inestimabile.
In termini organizzativi?
Si lavora su vari livelli, collaboriamo attivamente con Trentino Marketing, le istituzioni e gli operatori privati. Un aspetto di primo piano è rappresentato inoltre dai grandi eventi culturali, internazionali e sportivi.