Apiae, la Provincia: "Nominato un sostituto capufficio di comprovata esperienza in attesa di effettuare il concorso"
L'amministrazione provinciale risponde ai dubbi sollevati dalla Cgil in merito alla chiusura dell'ufficio al Dipartimento sviluppo economico per aprire uno all'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche: "Questioni tecnico-organizzative"
TRENTO. "La Provincia per garantire il buon funzionamento dei suoi uffici gode legislativamente di un ragionevole margine di discrezionalità. In questo specifico caso, si è deciso di sopprimere una struttura del Dipartimento sviluppo economico che non rispondeva più in maniera piena all'esigenza di fornire un adeguato supporto tecnico al Servizio industria e alle imprese che beneficiano dei contributi previsti dalla legge 6/99 per costituire un ufficio più funzionale in Apiae", l'amministrazione provinciale risponde così ai dubbi sollevati dalla Cgil in merito alla decisione di aprire un ufficio all'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche.
Un percorso strano per il sindacato che sottolinea come "dentro la struttura - dice Stefano Galvagni della Cgil - tanti siano arrabbiati: si sentono in qualche modo presi in giro in quanto ritengono la scelta poco coerente con le reali necessità di Apiae, ma anche con gli indirizzi della giunta degli ultimi anni, secondo cui bisogna avere centri di specializzazione e questi ultimi sono al servizio delle altre strutture".
Al dipartimento di sviluppo economico opera un ufficio tecnico guidato da un sostituto direttore, questo fino allo scorso novembre, quando la giunta provinciale stabilisce che quel posto deve essere occupato stabilmente e l'amministrazione bandisce appositamente un concorso. A febbraio 2017 cambia però tutto: si decide che quell'ufficio non serve più e viene soppresso. A questo punto cessa l'incarico del sostituto direttore e viene annullato il concorso. Tutto questo decorre da mercoledì 1 marzo, ma nello stesso giorno nasce un altro ufficio tecnico all'interno del dipartimento sviluppo economico, ma 'sotto' all'Apiae. In questa occasione si individua direttamente anche il sostituto direttore che lo guiderà: un geometra già in forza al dipartimento".
"La scelta - spiega la Provincia - di chiudere l’Ufficio tecnico del Dipartimento sviluppo economico e di aprire contestualmente l'Ufficio valutazioni tecniche e vigilanza in Apiae risponde a due ordini di problematiche di carattere tecnico e amministrativo. La prima riguarda il Servizio industria, artigianato, commercio e cooperazione, che necessita di una professionalità tecnica diversa rispetto a quella dipartimentale per la gestione della sua competenza in materia di aree ed immobili da destinare ad attività economiche, senza dimenticare d i relativi rapporti con Apop e con Trentino sviluppo. La seconda questione attiene ai compiti di controllo e verifica tecnica degli investimenti svolti dall’Apiae in riferimento ai contributi provinciali alle imprese. L’Agenzia non svolge solo attività di vigilanza, ma soprattutto di supporto alle imprese nella fase di realizzazione degli investimenti. L'utilizzo dell'Ufficio tecnico dipartimentale, anche in questo caso, non risulta efficiente, non essendo i suoi tecnici incardinati direttamente in Apiae".
Nella fase iniziale e per garantire fin da subito la piena operatività del nuovo Ufficio, la Provincia ha quindi individuato un responsabile sostituto: un geometra "in possesso - afferma l'amministrazione - di una vasta esperienza in materia e di una comprovata capacità organizzativa. Semplicemente, l’interessato svolge da anni il lavoro di coordinatore dei tecnici che effettuano verifiche e controlli sugli incentivi, prima al Servizio artigianato, poi in Apiae, e quindi nell'Ufficio tecnico dipartimentale ora soppresso. Un'esperienza, una professionalità e una capacità organizzativa riconosciute all'interno e all'esterno dell'Amministrazione provinciale. Nonostante queste sue qualità non potrà tuttavia partecipare al concorso che verrà indetto per coprire in maniera stabile il ruolo di capufficio, per il quale è previsto il possesso della laurea".