Addetti delle pulizie, il Ministero delle Infrastrutture: "Dovete riassumerli"
La nota ministeriale accoglie la richiesta delle Province di Trento e Bolzano di considerare inclusiva la clausola sociale per i lavoratori a rischio lungo la tratta Brennero-Modena. Autogrill in Alto Adige aveva già dato parere positivo. Hermes in Trentino ha ribadito di voler utilizzare il proprio personale
TRENTO. Gli addetti alle pulizie non dovrebbero perdere il proprio posto di lavoro. La comunicazione inviata dal Ministero delle Infrastrutture dovrebbe togliere infatti ogni dubbio: la clausola sociale vale necessariamente anche per gli addetti alle pulizie. "Finalmente - commentano Ermanno Ferrari della Fisascat Cisl e Paola Bassetti della Filcams Cgil - è stata fatta chiarezza. La richiesta di considerare un'interpretazione inclusiva della clausola sociale in merito al documento procedurale del decreto interministeriale è stata accolta in tempi rapidissimi".
In sintesi questo significa che l'azienda subentrante nelle gestione delle aree di servizio è tenuto ad assumere tutti gli addetti alle pulizie attualmente occupati. Se in Alto Adige la concessione è stata vinta da Autogrill, che tramite una società terza si è impegnata già giovedì 22 dicembre a garantire l'impegno di riassumere i lavoratori a rischio licenziamento, la partita restava aperta per i 26 dipendenti trentini nel momento che Hermes non ha mostrato altrettanta disponibilità.
“Esprimiamo grande soddisfazione - sottolineano le parti sociali - per il risultato raggiunto in tempi così veloci, frutto dello straordinario impegno dell'assessore Olivi . Le Province di Trento e Bolzano si sono fatte parte responsabile in questa vertenza che riguarda anche altre tre regioni, distinguendosi per l'impegno e la tenacia nel sollecitare la risposta del Ministero competente e giungere ad una soluzione della vertenza”.
La partita a questo punto dovrebbe chiudersi favorevolmente per tutti i 116 lavoratori impegnati nelle aree di servizio lungo la tratta Brennero-Modena. "È stata inoltre accolta - proseguono Bassetti e Ferrari - la richiesta delle organizzazioni sindacali di prorogare il servizio di pulizia alla ditta B&B di Lucca (attualmente in servizio, ndr) in tutte le aree non ancora aggiudicate, mentre in Trentino inizia il pressing di Autostrada del Brennero sulla ditta Hermes che ancora non ha risposto alle sollecitazione ricevute in merito, se non ribadendo che svolgerà il servizio di pulizie con il proprio personale".
Questa decisione porta respiro all'azione sindacale, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori impegnati nelle aree di distribuzione della benzina. I lavoratori quindi ancora in ballo restano 14 divisi fra le stazioni di servizio di Nogaredo e Paganella. Se da un lato c'è soddisfazione, dall'altro resta la preoccupazione per la sorte dei dipendenti. Per i sindacati “è inaccettabile il comportamento di Hermes che non si è nemmeno presentata alla riunione su invito delle istituzioni. Non è ammissibile che un'azienda si aggiudichi una gara in Trentino e si rifiuti di sedersi al tavolo, non rispettando le regole previste dalla legislazione nazionale, ma anche per altre aziende concorrenti con possibili fenomeni di dumping contrattuale".
Hermes infatti non sembra voler comunque accogliere la nota ministeriale, in quanto il bando di gara non prevedeva l'obbligo di riassunzione degli addetti di pulizie: "Stiamo valutando la situazione - conferma Ferrari - per accorciare i tempi e salvaguardare il monte ore e gli attuali livelli occupazionali. Siamo pronti ad azioni legali volte a far valere i diritti dei lavoratori e al rispetto delle norme contrattuali. E' stato chiesto un intervento forte all'Autostrada del Brennero in qualità di stazione appaltante a tutela dei lavoratori impiegati nel servizio e A22 non si è sottratta a questa responsabilità".
Le single sindacati Cisl, Cgil e Uil non abbassano quindi la guardia e nei prossimi giorni intendono monitorare l'evolversi della situazione: “Se il 1 gennaio Hermes non assumerà i lavoratori delle 4 aree di servizio - concludono Ferrari e Bassetti - procederemo con azioni legali e di mobilitazione. Le regole ci sono, come ha riconosciuto il Ministero, e vanno rispettate”.
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