Supermercati e negozi chiusi la domenica, lo Shop Center Valsugana ricorre al Tar contro la Provincia
Ad inizio di agosto è stato il Consiglio dei ministri ad impugnare la legge di Fugatti e Failoni sulle chiusure domenicali e nei giorni festivi di negozi e supermercati perché ritenuta incostituzionale. La Provincia ha deciso di resistere al ricorso al Tar dello Shop Center Valsugana
TRENTO. Prima lo scontro in Consiglio e le critiche arrivate da diverse categorie, poi la decisione da parte del Governo di impugnare la nuova legge perché considerata incostituzionale (QUI L'ARTICOLO) ed ora è arrivato anche il ricorso al Tar da parte dello Shop center Valsugana. La nuova legge targata Fugatti e Failoni sulle chiusure domenicali e festive e sull'individuazione dei comuni “turistici” e “non turistici” non trova pace.
Nelle ultime delibere approvate dalla Giunta provinciale, infatti, vi è quella in cui si decidere di resiste al ricorso perché sembrano non esserci “fondati motivi”. La nuova legge ha individuato i comuni turistici sul territorio che possono tenere aperti i negozi alla domenica e nei festivi. Tra quelli esclusi troviamo Trento, Rovereto ma anche Pergine dove ha sede proprio lo Shop center Valsugana. “In data 27 luglio 2020 – viene riportato nella delibera - è stato notificato alla Provincia autonoma di Trento il ricorso promosso da Consorzio Shop center Valsugana, avanti il T.R.G.A. di Trento, per la declaratoria di nullità o l’annullamento, previa sospensiva della deliberazione della Giunta provinciale n. 891 del 2020, e l’eventuale declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 1 commi 1 e 2 della l.p. n. 4 del 2020, recante l’individuazione dei comuni ad alta intensità turistica e di attrazione commerciale/turistica nei quali è ammessa l’apertura degli esercizi commerciali anche nelle giornate domenicali e festive”.
Al centro del ricorso, quindi, c'è la suddivisione tra i comuni ad alta intensità turistica nei quali è ammesso l'apertura degli esercizi di domenica e nei festivi e gli altri dove invece le serrande rimangono abbassate. Da qui la decisione del consorzio di chiedere la sospensiva della legge. La Provincia, in questo caso, ha deciso di resistere. “Non apparendo fondati i motivi – viene spiegato nella delibera - che stanno alla base del ricorso, si propone di resistere al gravame”.
Ad inizio agosto è stato il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ad impugnare la legge. La decisione era arrivata “in quanto l’articolo 1 reca una disciplina limitativa degli orari degli esercizi commerciali, eccedendo dalle competenze statutarie e violando la competenza esclusiva dello Stato in materia di concorrenza, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione''.
Qui la delibera della Provincia