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Tra frecciate e risate arriva la sentenza, si salvano in pochi dalla 'tonca' e una è assegnata 'ad honorem'

Da Lorenzo Baratter alla coppia sindaco-questore, dai vertici Itas all'assessore Tiziano Uez e il delegato Dario Maestranzi, da Antonia Romano e Devid Moranduzzo alla 'tonca ad honorem', ecco i verdetti 

Di Luca Andreazza - 25 giugno 2017 - 22:15

TRENTO. E mentre il numerosissimo pubblico applaude e ride trascinato da Mario Cagol, nell'Adige finiscono in tanti, tutti o quasi, i papabili. Che il comico sia in serata e in forma lo si capisce subito, quando passa da una stoccata alla nuova ordinanza che impone il limite dei 70 orari in Valsugana al sincero e serio ringraziamento ai vigili del fuoco volontari e permanenti per il grande lavoro in queste ultime ore di maltempo.

 

Lo show inizia, il ritmo incalzante e il primo che si passa in rassegna è Lorenzo Baratter, che stabilisce un record nella storia delle Feste Vigiliane, dopo la tonca dell'anno scorso, il consigliere del Patt e la sua messa alla prova, istituto che gli evitato il giudizio (i coimputati Dalprà e Corona sono stati condannati in primo grado, ndr), seppur previsto dalla legge, infatti non convince l'accusa e quindi è condannato per la seconda edizione consecutiva.

 

Il comico, in linea con il tema portante della kermesse e il corso dell'Adige gonfiato dalle piogge delle ultime ore (forse sapeva già di dover accogliere 'tante persone'), è un fiume in piena e il ritmo è serrato: non si salvano il sindaco Alessandro Andreatta e il questore Massimo D'Ambrosio.

 

"Adesso piazza Dante è blindata - scandisce il comico - ma per troppi anni questa situazione è stata trattata con troppa leggerezza, senza risolvere nulla. E non interessano le fette e le percentuali di responsabilità, i cittadini chiedono azioni concrete. Le bande sono proprietarie della zona, quando dobbiamo essere noi e i nostri figli a doverci sentire sicuri: si pagano le tasse e lo Stato deve assicurare protezione, non aspettiamo il morto, evitiamo che la realtà diventi troppo grave".

 

 E allora il primo cittadino e il questore finiscono nell'Adige per rinfrescarsi, confrontarsi e trovare una soluzione. Standing ovation del pubblico

 

Si passa all'Olimpo. "Non in Grecia - punge Cagol - ma nella terra di nessuno: Le Albere, dove c'è un polverone che non si vede nulla, ma soldi evidentemente giravano, se ci si è accorti dopo anni degli ammanchi". Si parla ovviamente di Itas: Giovanni Di Benedetto, Ermanno Grassi e Alessandra Gnesetti finiscono 'toncati'.

 

Oltre alla nota vicenda giudiziaria, nel mirino anche la gestione del post-direttore generale, come l'affrettata nomina di Raffaele Agrusti, senza ascoltare delegati e dipendenti.

 

Il verdetto è scontato: "Una tonca - dice - olimpionica e non assicurata per salvaguardare il buon nome dei duecento anni di storia della Mutua, dove tanta brava gente lavora con onestà e sacrificio".

 

Si salvano, ma chissà per quanto, il delegato al Bondone Dario Maestranzi e l'assessore Tiziano Uez. Il primo è finito tra i papabili alla tonca per aver riportato in auge il progetto della funivia, il secondo per il nuovo polo natatorio da 12 milioni di euro.

 

"Si chiede - commenta il comico - di moderare la prospettiva di trasformazione del Bondone, che è bello proprio perché è così, senza dimenticare che la funivia non trova d'accordo tanti cittadini", ma Mario Cagol spezza una lancia a favore del delegato: "Entusiasmo e impegno - aggiunge - non mancano e il consigliere delegato non percepisce alcun stipendio o rimborso per questa delega, aspetto raro in politica".

 

Niente tonca anche per l'assessore Tiziano Uez: "Il motivo principale - prosegue - è perché abbiamo tempo anche nei prossimi anni: i progetti sono lenti", e il riferimento salta al nuovo ospedale Not, ma arriva anche l'invito "a non farsi trasportare dall'entusiasmo - spiega - e dai risultati dei nostri sportivi, per i quali siamo orgogliosi. La politica salta sempre sul carro dei vincitori, ma si può ridimensionare l'idea. Se un trentino vince la medaglia d'oro alle Olimpiadi in curling ricopriamo di ghiaccio tutta la tangenziale?".

 

Restano nel limbo i consiglieri Antonia Romano e Devid Moranduzzo, che questa sera non nominerà per non dare un'inutile visibilità, per i 'passi falsi' tra social e televisione. Le frecciate non mancano. "Queste persone - evidenzia - dovrebbero rendersi conto del ruolo e delle responsabilità che ricoprono: esternazioni usate come stratagemma per ricevere attenzioni e considerazione. Togliete i social e andate a parlare alla gente in faccia".

 

Bocciati e non sono degni della 'tonca', ma arriverà un bicchiere d'acqua come segnale.

 

La serata si conclude con la 'tonca ad honorem' per Giorgio Vianini che dal 1987 rappresenta e sostituisce nella gabbia il reale protagonista, alla sua ultima partecipazione. Ringraziamenti e applausi chiudono lo show griffato Mario Cagol.

 

 

 

 

 

 

 

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