Giornali. "L'Adige e il Trentino sono in vendita", parola di Giovanetti
Il direttore del quotidiano di via delle Missioni Africane lo ha annunciato nel suo editoriale di domenica: "Gli editori hanno deciso di passare la mano"
TRENTO. Pierangelo Giovanetti, il direttore, lo ha annunciato domenica scorsa nel suo editoriale: “L'Adige è in vendita”. Il TgRegione e Gabriele Carletti lo avevano già detto quasi un mese fa. La contessa Marina Mattiazzo Gelmi di Caporiacco e suo fratello Sergio, che hanno ereditato la società editrice dal fratello Francesco deceduto nel 1996, hanno infatti dato mandato a una finanziaria di trovare dei compratori. Loro, per problemi di età, avrebbero deciso di passare la mano.
Al cambio di proprietà dell'Adige si aggiunge il cambio di proprietà che investirà anche la testata concorrente, il Trentino / Alto Adige, ora del Gruppo Espresso. A informarci di questo lo stesso Giovanetti. Sempre nel suo editoriale scrive che “dopo decenni di controllo da parte del Gruppo Espresso-Repubblica, il Trentino e l’Alto Adige stanno per cambiare azionista di riferimento, a seguito della decisione della famiglia De Benedetti di vendere o affittare il quotidiano per rientrare nel tetto dell’Antitrust del 20% delle tirature, superato dopo l’incorporazione della Stampa di Torino e del Secolo XIX di Genova”.
Il terzo quotidiano della provincia di Trento, il Corriere del Trentino, il cambio di proprietà lo ha già vissuto nel momento in cui il Corriere della Sera è passato nelle mani di Urbano Cairo. “Si vedrà – si chiede Giovanetti – se il nuovo editore continuerà a investire nella territorialità e radicamento locale della testata nazionale, o deciderà altrimenti”.
Il direttore del più diffuso quotidiano della provincia afferma che l'Adige è “un giornale sano, con bilanci certificati e i conti in ordine”. Un giornale la cui “libertà e indipendenza sono state assicurate in maniera più unica che rara nel contesto della stampa italiana ed europea dalla famiglia Gelmi di Caporiacco, proprietaria del giornale da 35 anni.” Preso atto della decisione, Giovanetti pensa al futuro e chiude il suo editoriale affermando che “la sfida ora è credere nello stesso ideale, con una visione lungimirante del domani, con un amore sincero per la propria terra e il suo sviluppo. Del resto – scrive – è questo l’investimento più importante e duraturo (e redditizio) per le generazioni future”.
Un auspicio affinché qualcuno voglia metterci i soldi, garantendo così un futuro allo storico giornale di via Missioni Africane. Non si sa se interessati all'acquisti ci siano editori di calibro nazionale o regionale. In passato si credeva fosse interessato lo stesso De Benedetti, ma dopo l'operazione che ha portato al Gruppo Espresso Stampa e Secolo XIX questa ipotesi è parsa sfumare. Si è vociferato anche dell'interessamento del Dolomiten, il giornale di lingua tedesca dell'Alto Adige, e di quello di una cordata di imprenditori trentini.