L’incendio divora la montagna sopra Nago (VIDEO), il sindaco: “Preoccupa l’imprevedibilità del vento che potrebbe rinvigorire le fiamme”
Il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi ha seguito da vicino l’evolversi della situazione: “Fra ieri e oggi il fronte delle fiamme si è aperto molto abbiamo liberato le baite sul Monte Baldo per paura che il fuoco interrompesse la strada”. In azione centinaia di vigili del fuoco, due elicotteri e pure un Canadair
NAGO-TORBOLE. È dalla scorsa domenica (10 luglio) che un poderoso incendio sta bruciando i boschi alle pendici del Monte Baldo, sopra l’abitato di Nago. Quando la situazione sembrava sotto controllo le fiamme hanno ripreso vigore per via dell’Ora del Garda che, soffiando a circa 25 nodi, dall’ora di pranzo ha fatto propagare l’incendio che ha superato la località Crone affacciandosi sul versante rivolto verso Mori.
Se nella notte le fiamme hanno illuminato la montagna già da questa mattina sono ripresi i voli degli elicotteri antincendio che hanno effettuato innumerevoli lanci. A questi è stato affiancato un Canadair che pesca direttamente dal lago di Garda. Il velivolo non è potuto entrare in azione prima per via delle complesse procedure per la sua attivazione, per esempio la zona di rifornimento del Canadair è stata interdetta alla navigazione dalla guardia costiera.
Una della vasche per accumulare l’acqua che viene pescata dagli elicotteri è stata posizionata nella zona del cimitero di Nago. Questo è anche il luogo dove vengono coordinate le operazioni. Il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi ha seguito da vicino l’evolversi della situazione. “In mattinata – spiega il primo cittadino – si è tenuto un summit con il dirigente del dipartimento della protezione civile Raffaele De Col e il comandante dei vigili del fuoco Graziano Boroni per fare il punto. La situazione non è delle migliori perché ieri il fronte delle fiamme si è aperto molto”.
Il sindaco sottolinea come al momento non ci siano problemi per le abitazioni o i residenti. Anzi, i vigili del fuoco e l’amministrazione hanno avuto anche l’accortezza di bypasare l’idrante dell’acquedotto andando a pescare l’acqua dal sistema d’irrigazione. Un occhio di riguardo per una risorsa estremamente preziosa in tempi di siccità. “Le fiamme si spostano verso il Monte Baldo ed è stato monitorato durante tutta la notte”. In totale sono una decina i corpi dei vigili del fuoco coinvolti, con centinaia di pompieri che si stanno alternando nel tentativo di domare le fiamme.
“In nottata – prosegue Morandi – abbiamo liberato le baite sul Monte Baldo per paura che il fuoco interrompesse la strada. Inoltre è stata interdetta l’accessibilità delle zone intorno all’incendio, sia del sentiero 601 che per tutte le falesie da arrampicata che sono state chiuse. Ciò che si poteva dare è stato fatto – conclude il sindaco – ora preoccupa l’imprevedibilità del vento che può diventare un problema per l’incendio”.