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Allerta meteo, l'Adige da 70 a 400 centimetri in 24 ore e atteso un peggioramento, dopo le esondazioni corsi d'acqua osservati speciali

La portata dell'Adige è passata da 155 a 1.127 metri cubi al secondo. Scesi fino a 300 millimetri acqua, le zone più colpite sono quelle di Folgaria-Lavarone, Valsugana, Valle dell'Adige e Sarca. Chiuse strade e ciclabili. L'allerta rimane rossa. La Protezione civile sconsiglia spostamenti e di sostare vicino ai corsi d'acqua 

Di Luca Andreazza - 29 ottobre 2018 - 05:01

TRENTO. Valori superiori ai 120 millimetri di pioggia con punte intorno ai 300 millimetri. Il fiume Adige è passato da 70 centimetri a quasi 4 metri in 24 ore, la portata invece da 155 a 1.127 metri cubi al secondo. Resta elevata l'allerta, rossa, su tutto il territorio trentino. La Protezione civile prevede, infatti, una serie di misure per monitorare fiumi e torrenti dopo una domenica particolarmente difficile e impegnativa per la macchina dei soccorsi. 

 

In queste ore è prevista una lieve tregua, ma le previsioni di MeteoTrentino indicano un altro peggioramento per lunedì 29 ottobre, la pioggia potrebbe tornare battente fino alla sera e raffiche di vento fino a 90 km/hIl monitoraggio è intenso: corsi d'acqua e strade sono presidiate dalle notte appena trascorsa per verificare costantemente la portata di fiumi e torrenti, ma anche a causa dei diversi smottamenti e interventi vari. 

 

Grande attenzione sui principali corsi d’acqua a partire dal fiume Adige per il quale i modelli previsionali prevedono due onde di piena rispettivamente questa sera e nella notte tra lunedì e martedì.

 

Al contenimento del flusso (le portate aumentano anche per effetto delle precipitazioni cadute in Alto Adige) intervengono misure sugli affluenti: si lavora sulla diga di Santa Giustina per il Noce, ma anche a Stramentizzo per l’Avisio con la possibilità di aprire la Galleria Adige Garda se il livello in città dovesse superare i 5 metri.

 

Osservato speciale è il fiume Brenta, dove sono già all’opera tecnici della Provincia e vigili del fuoco volontari, mentre la situazione del fiume Sarca (Qui articolo), pur con portate rilevanti, non desta preoccupazione al momento.

La maggior parte delle piste ciclabili che insistono lungo gli argini dei corsi d’acqua, con tratti che ricadono in zone galenali, sono chiuse al transito per ragioni di sicurezza. Nella giornata di domenica sono stati oltre 250 gli interventi gestiti e le zone maggiormente colpite sono quelle dell'altipiano di Folgaria-Lavarone (Qui articolo), Levico-Caldonazzo (Qui articolo) la Valle dell'Adige. Esondato anche l'Avisio (Qui articolo).

 

 

A Borgo i pompieri sono intervenuti per diversi alberi sradicati in val di Sella e per alcuni allagamenti in centro paese, ma soprattutto per la predisposizione del sistema di protezione con paratie in centro storico. In via precauzionale è stata montata anche la protezione sul ponte del Cusso in pieno centro, rimasta tutta la notte.

 

 

Il consiglio della Provincia è quello di utilizzare i mezzi pubblici e se possibile in momenti diversi dagli orari di punta. Anche i Comuni sono stati informati dei dispositivi previsti in caso di allerta rossa: scattano quindi i piani di protezione civile che prevedono la riduzione degli spostamenti  e, nel caso questi siano necessari, è fondamentale porre la massima attenzione nei luoghi percorsi, ma soprattutto si deve evitare l’avvicinamento ai corsi d’acqua, a zone depresse (conche e sottopassi) nonché alle rampe e versanti che possono subire smottamenti.

Allerta meteo, fiumi e torrenti osservati speciali dopo le esondazioni
Adige
Sarca
Sarca
Sarca
Sarca
Sarca
Sarca
Sarca
Sarca
Avisio
Avisio
San Pellegrino Val di Fassa
San Pellegrino Val di Fassa
San Pellegrino Val di Fassa
San Pellegrino Val di Fassa
Brenta
Brenta
Brenta
Borgo

 

 

Si deve inoltre verificare la situazione della propria abitazione in merito al rischio idraulico e idrogeologico, si deve evitare di sostare nei piani interrati e piani terra. Comunicare tempestivamente al numero unico 112 eventuali situazioni di emergenza.

Sono numerose le tratte stradali chiuse al transito. La Ss 350 di Folgaria e Val D’Astico dalla località Carbonare di Folgaria alla località Nosellari per smottamenti e dalla località Buse al confine con provincia di Vicenza per franamenti. La strada statale è chiusa anche dal Veneto.

La Ss 46 del Pasubio è chiusa oltre il passo delle Fugazze in provincia di Vicenza (indicazione di chiusura a Rovereto). La Sp 34 del Lisano e Sesena per caduta massi tra bivio per Val D’Algone e località Rio Bianco di Stenico. In questo caso le alternative sono la Ss 237 del Caffaro e Ss 421 dei laghi di Molveno e Tenno.

 

Chiusa la Sp 90 Destra Adige V tronco a nord dell’abitato di Roverè della Luna per caduta sassi lungo la provinciale 14 in provincia di Bolzano. E ancora la Sp 31 del Passo Manghen dalla località Bivio per Musiera nel comune di Telve fino alla località Piazzol lato Val di Fiemme per diversi smottamenti e riversamenti d’acqua in carreggiata.

 

Si passa alla Sp 79 del passo del Brocon sul lato Vanoi nel comune di Canal San Bovo per la caduta di diversi alberi, quindi la Sp 56 di Caoria nel tratto finale verso Refavaie nel comune di Canal San Bovo per esondazione torrente. Sono caduti massi anche lungo la Sp 221 della Val di Noarna nel comune di Imer, mentre la località Incapo sulla Sp 138 del passo della Borcola si è verificato uno smottamento.

 

Spazio poi alla Sp 133 di Monterovere dopo Caldonazzo al  bivio verso “Menador”, innesto con Ss 349 della Val D’Assa-Pedemontana Costo per diversi smottamenti. Ma anche alla Sp 250 di Valfloriana in località Fior di Bosco, sempre per una frana.

 

Alcune tratte sono percorribili, ma è previsto un restringimento di carreggiata a senso unico alternato. In particolare la Ss 42 del Passo del Tonale e della Mendola, a due chilometri dal passo, per grossa radice scalzata sopra un muro di sostegno, quindi sulla Ss 50 del Passo Rolle in località Lago di Forte Buso per riversamento acqua sulla carreggiata. 

 

Sulla Ss 620 passo di Lavazè all’intersezione con la Sp 126 della Taoletta per cedimento rampa, mentre sulla Sp 48 del Monte Velo, a metà percorso tra Bolognano e passo Santa Barbara, per smottamento blocco roccioso a lato carreggiata. Smottamento anche lungo la Sp 67 del Lovernatico a monte dell’abitato di Campodenno in direzione Cunevo per smottamento.

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