Un'antologia tutta da cantare, un omaggio doveroso a monsignor Eccher in occasione dei 130 anni dalla sua nascita

Sabato 26 novembre, alle 16 nell’Aula Magna del Seminario di Trento, verrà presentata l’Antologia corale di monsignor Celestino Eccher (1892 – 1970), interessante volume di pagine inedite del maestro, voluto e ideato dall’Associazione culturale Amici di C. Eccher, dall’Istituto Diocesano di Musica Sacra e pubblicato dalla Società Filarmonica di Trento nella Collana per la Storia della Musica nel Trentino.

Un omaggio doveroso a monsignor Eccher in occasione dei 130 anni dalla sua nascita. Inviato a Roma già nei primi anni di seminario presso la Pontificia Scuola superiore di musica sacra come alunno ordinario in canto gregoriano e composizione sacra, fece tesoro dell'insegnamento dei suoi maestri (abate Ferretti per il canto gregoriano, Casimiri per la polifonia rinascimentale e la critica musicale, Refice per la composizione sacra, Manari per l'organo). Tornato a Trento iniziò una intensa attività musicale, cui si aggiunsero varie impegnative incombenze di apostolato religioso: incaricato dell'insegnamento della musica nel seminario diocesano, gli fu affidata la direzione della cappella musicale della cattedrale e, per un trentennio fu insegnante di musica sacra nel Conservatorio Monteverdi di Bolzano.

Ma l'opera più fruttuosa di Eccher resta la fondazione nel 1927 della Scuola diocesana di Musica Sacra di Trento che in quel momento andava ad arricchire la già fiorente organizzazione musicale ceciliana nel Trentino. Egli attuò in parrocchie, istituzioni religiose e soprattutto nella sua scuola quanto di meglio aveva appreso a Roma, favorendo la partecipazione del popolo alla liturgia; si rivolse peraltro alla direzione corale nella migliore interpretazione casimiriana, dando altresì un deciso e nuovo impulso all'organo, affiancato dall'amicizia e dai consigli di Renato Lunelli, padre della moderna organologia.

All’interno dell’edizione critica, operata da Alberto Delama, si scoprono aspetti inediti che svelano un volto eccheriano articolato, attento alla vita sociale dei paesi, sensibile alle richieste più diversificate, dove il compositore-sacerdote esce dall’ambito della chiesa e va esplorando il sagrato, immergendosi nella liturgia della vita. Pagine riservate al coro maschile e a quello femminile, alle voci miste e a quelle bianche, a doppio coro, a cappella o con accompagnamento di pianoforte, organo o, addirittura, di banda. Genere sacro e genere profano, in latino, in italiano e perfino in dialetto trentino.

Un volume idealmente affidato ai numerosi cori trentini e non solo: anche i cori parrocchiali potranno trovare qualche pagina da sfruttare nelle celebrazioni liturgiche, nella speranza che ciascuno potrà essere colpito nel suo interesse dall’una o dall’altra di queste composizioni o, ancor meglio, stimolato a unire le forze con qualche altro coro per realizzarle, tenendo così viva la memoria di questo benemerito sacerdote che tanto ha dato per la formazione musicale della diocesi.

Alla pubblicazione hanno contribuito: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’autore; la Regione Trentino-Alto Adige; la Provincia di Trento; Comune di Predaia e Comunità della Valle di Non.