Contenuto sponsorizzato

Sul palco al contrario l'arte sarà poliglotta ma tutti capiranno quanto conta ritrovare lo spettacolo dal vivo

Dentro il progetto comunale "Trento aperta" - sforzo e risorse che si sperano ripetibili - spicca il Teatro Capovolto che vuole rendere Piazza Battisti l'Agorà degli incontri con musica, teatro, danza e ragazzi, L'obiettivo? Fare spazio ad una voglia comunità forzatamente orfana di occasioni collettive. Un calendario fitto. Tante proposte da scoprire nella programmazione del Centro Santa Chiara
DAL BLOG
Di Carmine Ragozzino - 25 giugno 2021

Giornalista, ha lavorato per Alto Adige, Gazzettino e Trentino

Sarà sacrilega. Come teoria sarà anche un poco scema. Eppure viene quasi da dire “benedetto Covid”  - (che si badi bene, resta una pandemia maledetta che richiama ancora tutti a responsabilità) – per come e per quanto Trento sembra liberarsi dalle forzate privazioni sociali.

 

 Se poi a suonare la sveglia è la cultura, se è lo spettacolo in tutte le sue più diverse proposte di intrattenimento e aggregazione, è esponenziale la soddisfazione di una ritrovata seppur precauzionalmente condizionata libertà di incontro. In una irripetibilità di sforzi e disponibilità di risorse che davvero si spera possa essere ripetibile anche in futuro, la città estiva si attrezza a diventare “aperta” come non lo è mai stata in passato.

 

 Tra slogan – “aria nuova” - e sostanza questa volta non c’è contraddizione, né esagerazione.  Il Comune ha concretizzato anche finanziariamente una filosofia inedita e virtuosa. Che non era filosofia scontata, non al punto da diventare una verificabile priorità dell’amministrazione. Quale convinzione? Quale filosofia? Eccola: occorre far di tutto –in centro come in periferia- per “fare” – o meglio “rifare” – comunità. Come? Utilizzando il collante delle arti e chiamando ad una sinergia vera tutte le risorse creative di Trento: grandi, piccole, medie o micro.

 

 Chiamata per tutte le arti di palco e di strada. Arti invitate a svolgere un doppio, triplo, servizio. Da una parte tornare a dialogare con i pubblici per troppo tempo orfani della vitale esperienza collettiva di un concerto, un balletto, un film, una lettura, un gioco da ragazzi, eccetera. Dall’altra usare la cultura al plurale – in una vasta pluralità di linguaggi – come traino economico per la città dei bar, dei ristoranti, dei negozi.

  La scommessa più ambiziosa e plasticamente evidente di questo progetto di giunta affidato all’assessorato alla cultura, si avrà nei week end di luglio che vedranno stringersi in un rapporto ad alto potenziale di partecipazione un’ottantina di realtà culturali di ogni genere e altrettante situazioni commerciali che si faranno palcoscenico. Ma di questo ci sarà modo di dettagliare la prossima settimana, quando l’assessora Bozzarelli presenterà la pluri-manifestazione alla quale si è lavorato per mesi con bandi e selezioni.

 

 Nell’attesa, però, non c’è da attendere. Sì, perché Trento Aperta ieri ha calato una carta nella quale il fascino logistico non pare davvero secondario rispetto a quello dei contenuti. Trattasi del “Teatro capovolto” che vuol fare di Piazza Battisti non solo una metà di spettacolo a tutto tondo ma anche un paradigma della filosofia di cui sopra. Filosofia alla quale il Centro Santa Chiara ha dato notevole contributo.

 

 Il palco del teatro Sociale – esperienza ormai consolidata ma non per questo meno attizzante – diventerà il palco della piazza. La piazza – questa l’intenzione – diventerà l’Agorà di una socialità fatta di arte, prodotti tipici, laboratori. E soprattutto scambio di sensazioni, di voglia di divertirsi, magari anche di riflettere, ma soprattutto di esserci.

 

 Visto il fitto programma del “Teatro capovolto” sono più d’uno di motivi per “esserci” e per valutare come e quanto il Centro Santa Chiara, (pro-motore dell’iniziativa), farà la sua parte nel progetto di “Trento aperta”. Un motivo di non poca curiosità sarà capire l’apporto dei due nuovi consulenti che il Santa Chiara ha contrattualizzato per la musica. Sono Enrico Bettinello e Chiara Civello. Il primo ha curriculum tra Veneto ed Europa nella gestione di un teatro veneziano, nella guida di una scuola di formazione artistica e nell’organizzazione di festival di jazz e multimedialità. La seconda è cantante-manager di indubitabile internazionalità. Per il Teatro Capovolto hanno allestito un cartellone artisticamente poliglotta: diversi linguaggi, alcune chicche della ricerca musicale che sa divertire e coinvolgere, tanto “mondo” ma anche un’Italia di qualità.

 Francesco Nardelli, direttore del Centro, lascia intendere che sarà una specie di antipasto di quello che la coppia di consulenti cucinerà poi per il resto dell’anno, quando le stagioni – si spera – torneranno a normalità. A giudicare dai nomi del cartellone capovolto viene un po’ di acquolina. Il “Capovolto” metterà dritta anche la prosa, scelta dallo stesso Nardelli.  Tra immaginifico e leggerezza – l’estate non è tempo per “torroni” – anche in questo caso il menù è intrigante. Così come gli appassionati troveranno pane per i loro denti nel programma della danza che avrà nella Sevignano un’icona senza tempo da applaudire.

 

 Sul sicuro andrà infine la programmazione del “teatro ragazzi” firmato da Teatro E (Villazzano) in collaborazione con Aria Teatro.

 

 Che c’è da dire ancora? C’è da dire “avanti c’è posto”, anche se il posto a sedere sarà limitato e da prenotare. Ci sarà posto a prezzo di saldo – (dieci euro) nella platea della piazza. Ci sarà posto fuori dalla platea perché se è aperta la città non può essere chiusa una piazza. Ci sarà posto ai tavolini dei bar se i bar la smetteranno di fare i brontolosi autolesionisti. Durante le vigiliane in piazza Battisti c’era più chiuso che aperto e bene fa Sergio Divina, presidente al Santa Chiara – a scandalizzarsi pubblicamente di una miopia che si spera passeggera.

 

Il programma

 

8 LUGLIO: semifinale “Music 4 the next generation”. I giovani reinterpretano la musica classica negli stili del contemporaneo.

10 LUGLIO: danza: Aterballetto, storie.

15 LUGLIO: musica. Giovanni Guidi, Ojos de Gato, supeband per omaggiare Gato Barbieri.

20 LUGLIO: danza. Padova danza project, Bolero

22 LUGLIO: musica. Orchestra Haydn, viaggio nella musica nera.

24 LUGLIO: musica. Julian Lage Trio. Un fenomeno della chitarra.

27  LUGLIO: prosa, “Ogni luogo è un dove”. Viaggio nello spazio con il Teatro Pubblico Ligure.

29 LUGLIO. Musica. Chiara Civello e Rita Marcotulli. Jazz di classe al femminile.

31 LUGLIO. Danza. Equilibrio Dinamico, confini disumani.

3 AGOSTO. Musica, prosa e follie. Oblivion Rhapsody.

5 AGOSTO. Musica. Sons of Kemet, note black e irriverenza.

7 AGOSTO. Danza. Live Arts Management.

10 AGOSTO. Prosa. Anagor mefistofelici.

12 AGOSTO. Musica, Shingai, cantautorato da scoprire.

21 AGOSTO. Musica. Cristina Donà Cantautorato già scoperto.

23 AGOSTO. Musica. Olivia Trummer ed Emma Nolde. Talento per tastiere e voci.

26 AGOSTO. Musica. Don Antonio e the Grace. Tra Morricone, il west e Sam Shepard.

28 AGOSTO. Danza. Metamorphosis dance.

31 AGOSTO. Musica. Josè James. Tra jazz e hip hop con suggestione.

Otto gli appuntamenti del Teatro Ragazzi la domenica alle 18.

 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
23 gennaio - 13:24
Incidente lungo l'autostrada tra un autocarro e un mezzo pesante. Chiuso l'ingresso e traffico deviato per permettere l'intervento dei [...]
Cronaca
23 gennaio - 13:40
Fortunatamente non dovrebbe aver riportato conseguenze particolarmente serie: non ha mai perso conoscenza e muoveva regolarmente gambe e braccia. [...]
Cronaca
23 gennaio - 12:41
L'incremento dei costi è stato motivato dall'Agenzia con le richieste arrivate da produttori e importatori che chiedevano una compensazione [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato