Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Chicago la sua città di nascita. E’ il pittore Umar Rashid che attualmente vive e lavora a Los Angeles. Ritorna Trento e dipinge storie che ricordano epoche passate.
Nel Cinquecentesco Palazzo Wolkenstein a Trento, lo storico Studio d’Arte Raffaelli di Trento presenta i lavori che Rashid ha messo assieme in una sorta di site specific. Le affascinanti sale affrescate dialogano con l’arte contemporanea che narra leggende.
L’artista, che aveva partecipato ad una collettiva nel 2019 “ The Fate of Empires”, torna in Studio. Con "La leggenda di Dolomiti-Eroica” si parte dal territorio dolomitico per illustrare un intrigo e una storia d’amore che mette in luce la negritudine.
Siamo verso la metà del XVIII secolo; si verifica un conflitto fra l’esercito haitiano dei giannizzeri della canna da zucchero e il comandante europeo. Un soldato, Guy, l’eroe nero delle Alpi diventa guardia domestica di Giovanna, figlia mulatta illegittima di Gianfrancesco di Mantova. Le Dolomiti come sfondo, dove battaglie ed intrighi si intrecciano ad un’appassionante storia d’amore tra Guy e Giovanna.
Guy, soprannominato “Dolomiti”, affronta bande, criminali e disertori per ricongiungersi con l’amata. Le opere illustrano la storia; sono su carta e su tela, risultato una ricerca che parte dal 2019 con tante inedite del 2024; sono in inchiostro ed acrilico. La carta viene a volte bagnata con caffè o tè.
Un segno, quello del quarantottenne Umar, che riporta a Jean Michel Basquiat, pittore newyorkese, amico di Andy Warhol e Keith Haring, morto nel 1988 a soli 28 anni. Un importante esponente del neo espressionismo e graffitismo americano, primo nero stimato nel mondo artistico.
Anche Rashid mette degnamente in evidenza l’identità della popolazione nera. L’artista ha infatti esposto al MoMa PS1 di New York e allo Zeitz Mocaa di Cape Town in Sudafrica.
La mostra sarà in visione in Studio d’Arte Raffaelli via Marchetti 17 fino al 3 giugno 2024 (Qui info).