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Trento Film Festival e Centrale Fies: le strade si uniscono tra passato e futuro

Il passato dei film alpini è la storia dei settant’anni del Trento Film Festival e la performance si è rinnovata in 41 anni di Drodesera: un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 29 aprile 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro (parole di Pierangelo Bertoli).

 

Il passato dei film alpini è la storia dei settant’anni del Trento Film Festival e la performance si è rinnovata in 41 anni di Drodesera.

 

Un anno delicato il 2022, dalla guerra in Ucraina all’AstroSamantha che vola nello spazio.

 

Al Trento Film Festival lo streaming viene abbandonato totalmente, si torna in presenza dopo una pandemia che ha massacrato il mondo cinematografico.

 

Il 70 Trento Film Festival dal 29 aprile all’8 maggio, vuole celebrare, per le sale cinematografiche e teatrali della città di Trento e non solo, due personaggi emblematici del cinema di montagna, l’esploratore, alpinista, regista Mario Fantin e l’ironico cineasta, attore, produttore francese Luc Moullet che sarà presente al Festival il 3 maggio(nel 1964 un suo articolo su “Cahiers du cinèma” sottolinea la necessità, avveratasi, di fare un Festival di montagna a Trento).

 

Lo sguardo visionario al Tff si rivolge alla sezione “Destinazione Futuro” per riflettere sul futuro del nostro pianeta con incontri e proiezioni cinematografiche.

 

La sezione “Proiezione Speciale” è anch’essa rivolta al futuro e vede protagonisti Drodesera Centrale Fies e Mali Weil con il docufilm “Forests - Un’evocazione” il 7 maggio.

 

Mali Weil è una piattaforma artistica costituita nel 2008 da Elisa Di Liberato, Lorenzo Facchinetti e Mara Ferrieri, tra Italia e Germania con progetti che si formano in una contaminazione continua fra arte e vita quotidiana, tra performance e design. “Forest - Un’evocazione” è il frutto di tre anni di ricerca antropologica, anche negli spazi di Centrale Fies.

 

Le foreste sono ovunque nell’immaginario occidentale, diventando uno spazio politico e molte cose sono accadute nelle foreste. Una favola filosofica per vedere e sognare in modo differente le foreste.

 

Dopo Trento Film Festival Centrale Fies, centro di recupero artistico di archeologia industriale, sperimentatore di pratiche performative, presenta il suo nuovo programma con “The place where new performance art grows”.

 

Tre i mesi in cui si svolgeranno gli spettacoli, le mostre e gli incontri: dal 26 al 29 maggio CollettivO CineticO, Alessandro Sciarroni e altri.

 

Dal 17 al 19 giugno un’altra fase di incontri performativi con Chiara Bersani e molti ancora. Dal 1 al 3 luglio, ancora tre giorni di nuove forme artistiche di performing art con Gaia Giuliani, Silvia Rosi, Philips Quesne, ma c’è molto altro.

 

Board curatoriale: Barbara Boninsegna con Filippo Andreatta, Claudia D’Alonzo, Simone Frangi, Denis Isaia, Mackda Ghebremariam Tesfaù, Francesca Pennini/CollettivO CineticO, Justin Randolph Thompson e la curatela esecutiva di Maria Chemello.

 

Centrale Fies e Trento Film Festival, legati saldamente al territorio trentino, apprezzati come unici a livello nazionale, punti di riferimento per numerosi talenti, che trovano gli spazi per essere riconosciuti oltre i confini territoriali.

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