Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Un nome, una garanzia. E non solo per il padre, il regista Francis Ford Coppola. E’ Sofia Coppola; il suo ultimo lavoro “Priscilla” vede la protagonista Cailee Spaeny conquistare Venezia e aggiudicarsi la Coppa Volpi all’80esima Mostra del Cinema.
Colpita dal romanzo “Elvis and me”, di Priscilla Presley e Sandra Harmon, la filmmaker newyorkese ha curato anche la sceneggiatura.
Priscilla, ex moglie di Elvis, ha alle spalle alcune morti familiari, come un nipote e la sua unica figlia, la cantante Lisa Maria.
Una donna determinata Priscilla, quasi ottantenne, in conferenza stampa a Venezia, ribadisce quale sia la scena da lei preferita: “L’ultima”. Come non darle ragione.
Siamo nella base americana di Wiesbaden, dove nel 1959 si incontrano ad una festa, il soldato nell’esercito statunitense Elvis (Jacob Elordi), già famoso cantante e Priscilla, adolescente annoiata. Amore a prima vista, lei più matura dei suoi pochi anni, è affascinata dal carisma dell’ideatore del rockabilly; una passione travolgente, nonostante il rifiuto iniziale dei genitori, il padre militare in carriera.
Cailee si è immersa in Priscilla e nei suoi cambiamenti, interpretandola dai quindici ai trent’anni. Lei, affascinata e lungamente corteggiata, andrà a vivere nella villa da sogno a Graceland e lui aspetterà fino a quando non saranno sposati, nel 1967, prima di avere rapporti sessuali.
Una vita solitaria nel lusso della tenuta tra tanti uomini, gli amici di Elvis. La gravidanza non proprio tranquilla, una figlia, la traumatica decisione che la porta a lasciarlo. Nel movie non c’è nessuna canzone originale di Elvis, la famiglia di lui non ha concesso l’utilizzo.
Non si vede quasi mai Elvis sul palco. La regista racconta il mondo femminile senza giudicare. Noi sappiamo come la storia d’amore va a finire, ma Sofia la rende unica e lancia un messaggio universale.
“Questo film indaga il modo in cui Priscilla è diventata quello che è, e cosa significa e ha significato essere donna per lei e per le generazioni successive. Ha vissuto esperienze comuni a molte giovani donne, con la differenza che le ha affrontate in un contesto inusuale. Ed è per questo che nella storia di Priscilla, pur essendo unica, ci possiamo incredibilmente identificare tutte”.
Con “Priscilla” Sofia Coppola parla a tutte le generazioni. Il film esce nelle sale il 27 marzo.