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In anteprima al cinema ''Io sono Mia'', il film su Mia Martini

Il film viene proiettato al cinema Modena. La pellicola di Riccardo Donna, regista televisivo, sua opera prima “Questo piccolo grande amore”. La sceneggiatura poco fluida, il continuo flash back su ricordi non si ferma su nulla
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 15 gennaio 2019

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

L’inizio della fine. E’ l’impatto con le prime scene del  film “Io sono Mia” di Riccardo Donna, regista televisivo, sua opera prima “Questo piccolo grande amore”. L’attrice protagonista è Serena Rossi anch’essa attrice televisiva, cantante, già al cinema con “Ammore e malavita”.

 

“Io sono Mia”: il titolo vuole parafrasare un lontano slogan femminista? Una personalità contorta quella della cantante Mia Martini, avvolta in un misterioso destino. A partire dal rapporto con il padre, che lei sfida ed ama.

 

L’uomo della sua vita, il cantante compositore Ivano Fossati, non ha voluto però essere citato nel film. Ed anche Renato Zero, suo amico, non vuole comparire. Si vedrà vestendo i panni di Antony, un marginale amico bizzarro. Infatti la scelta del cast ha puntato principalmente sulla figura di Mia, bravissima a cantare (ma non è la voce originale della Martini).

 

Gli altri sembrano poco convinti del loro ruolo, la sorella Loredana ed il fotografo Andrea interpretato da Maurizio Lastrico (attore comico teatrale e televisivo), anche un po’ goffo, niente a che vedere con Fossati che esprime sia fisicamente che verbalmente un riconosciuto fascino. Ben riuscita la figura di Bruno Lauzi.

 

La sceneggiatura poco fluida, il continuo flash back su ricordi non si ferma su nulla. Il rapporto con la madre non è risolto. Sandra, la giornalista (Lucia Mascino), cerca di capire Mia (deve farle un’intervista non potendola fare a Ray Charles), nonostante il poco interesse per la cantante. Indifferenza e freddezza, dopo anni di oscurità, lei riappare sul palco dell’Ariston. E’ Sanremo 1989.

 

Non servirà, dopo sei anni la sua vita terminerà, in una casa isolata, senza nessuno accanto. Rimane la  potente voce di una donna controcorrente, concentrata sul suo eterno amore, finalmente nei titoli di coda. Mia avrebbe potuto continuare il tour iniziato con il grande Charles Aznavour ma preferisce tornare dall’uomo della sua vita.

 

I problemi alla gola sono un periodo buio. Sembra non si accorga di essere ormai considerata quella che porta iella. Non reagisce, ma la calunnia potrebbe far morire. Una sorta di autolesionismo che la porta alla fine.

 

Non accetta compromessi, Mia, ma i contratti richiedono il rispetto delle scadenze che la travolgeranno. Sanremo che l’ha amata, l’ha anche emarginata. Ora l’acclamerà.

 

Ed il film verrà proiettato in tv, prodotto da Rai Fiction. Al cinema le stonature si amplificano, in tv tutto scorre e s’interrompe con la pubblicità che a volte è un bene. “Io sono Mia” al cinema Modena di Trento fino al 16 gennaio.

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