Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Gli scarti sono ali sospese nell’aria. E’ "Carpet Angel" in Pirelli HangarBicocca. Con “Ground break” si onora Nari Ward (Qui per info).
Un viaggio tra installazioni e video, dove ci accoglie il labirinto "Hunger Cradle". E’ la prima opera in mostra dell’artista giamaicano, costruita con oggetti sospesi messi insieme con una rete di fili.
Una retrospettiva di trent’anni di opere realizzate con materiali come il sale e con tanta musica, per affermare le proprie origini. Oggetti del quotidiano che Ward raccoglie anche nelle strade di New York, dove vive e trasforma in intrecci di reti stratificate in cui si vuole affrontare temi come la questione razziale, l’identità, il consumismo, la giustizia.
La mostra a cura di Roberta Tenconi con Lucia Aspesi vuole presentare l’artista con più di trenta opere; un percorso articolato che va dagli spazi delle Navate fino al Cubo, l’ultima sala.
Opere realizzate dagli anni novanta al 2024, alcune per la prima volta in un contesto espositivo. “Ground Break” 2024, oltre al titolo della mostra, è un’opera spirituale, un “memoriale di strada”, con 4000 mattoni rivestiti di rame a terra per accogliere un palcoscenico che ospiterà performance con musicisti ed artisti.
Lavori che rappresentano la storia personale di Nari Ward, professore e capo dello studio artistico presso l’Hunter College di New York. Parecchie istituzioni internazionali hanno ospitato le sue mostre personali.
Legami con le origini e con i luoghi in cui gli oggetti sono stati trovati e che terminano nello spazio del Cubo con “Happy Smilers: Duty Free Shopping” 1996. L’opera si espande in due ambienti comunicanti, dinamici, con materiali differenti, contenitori di memoria della Giamaica.
Dice Nari: "In questi oggetti c’era una desolazione che faceva parte dell’esistenza di altre persone, con la loro routine e il loro ritmo di vita. Ne fui ispirato e iniziai a pensare a come raccontare una storia che non fosse solo la mia”. Contro lo stereotipo della visione “esotica” della Giamaica, gli alimenti tradizionali come il merluzzo, vengono esposti in un’installazione per esprimere il concetto di casa: “Super Stud”- 1994/2024; la struttura è montata in metallo, con pagine di libro della collezione Robert Lehman, allarmi a sensore, rete metallica, sale, baccalà, platani, plexiglas, strisce di Pvc trasparente. Si può entrare e calpestare il pavimento di merluzzo e sale.
All’ingresso si può partecipare a un progetto per “Save The Children”, “Home Smiles” dove, per tutta la durata dell’esposizione, ogni sabato e domenica dalle 14 alle 18, vengono raccolti i sorrisi dei visitatori e sigillati in scatolette di alluminio. Le scatolette sono messe in vendita ed i fondi raccolti devoluti a “Save The Children”.
C’è poi un folto calendario di performance ed il 10 aprile alle ore 19 si terrà il primo appuntamento del Public Program dedicato alla mostra di Nari Ward, una passeggiata con l’artista internazionale ed Elvira Dyangani Ose, direttrice del Macba Museo di Arte Contemporanea di Barcellona.
“Ground Break” fino al 28 luglio
PirelliHangarBicocca - via Chiese 2 Milano
Ingresso gratuito