''Chemical industries vs Covid-19'', la scuola mostra il suo lato migliore
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Una scuola di Trento si mette in gioco, realizza un video e subito mostra le eccellenze. “Gli uomini non vivono e non muoiono invano”. Queste le parole finali di “Chemical industries vs Covid-19”, che ha riscosso premi ed encomi in Italia e pure all’estero (Qui link).
Il video, ideato dagli alunni della classe IIA (che ora sono in IIIA) della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Bresadola” di Trento, è stato realizzato durante il lockdown pandemico della scorsa primavera, con la supervisione del professore Vittorio Caratozzolo e il dirigente scolastico Michele Rosa.
Il video, proposto al Fecea-Festival di cinema scolastico di Alvorada (Rio Grande Do Sul - Brasile), ha subito ricevuto tre nominations in tre categorie diverse: miglior film di quarantena, miglior sceneggiatura, miglior direzione artistica.
Ma il successo non s’è fermato in Sudamerica. Il video della II A ha ricevuto il primo premio al concorso nazionale Federchimica Giovani 2020; una menzione speciale al Festival “Vivi la comunità” di Padova. E ancora: selezionato al Festival CortoDino di Torre Annunziata, dove si può visionare in streaming perché ancora in concorso (Qui link).
La sceneggiatura del video ha vinto inoltre il secondo premio ex aequo Letterario Città di Arona "G.Zorini". Insomma, un video speciale per una classe altrettanto speciale, in due anni ha conseguito più di cinquanta riconoscimenti partecipando a diversi cine-concorsi, individuali e collettivi.
Il professor Caratozzolo commenta così il lavoro svolto: "Abbiamo fatto tutto via web. Dunque rigidamente a distanza. Coinvolgere in presenza altri insegnanti era impossibile, e con la Dad, non si poteva certo proporre alcuna attività didattica extra l’ordinaria rispetto al calendario delle lezioni. Così ci siamo organizzati – tutti in video conferenza - come fossimo una troupe televisiva, la stesura del copione tra luci, suoni e la tensione del ciack si gira".
Il corto in questione è stato girato nella metà maggio scorso, in piena Dad, nell’ambito di un progetto più ampio intitolato “Ecogiornale”. Anche questo lavoro è stato iscritto al premio Alessandro Leogrande. "La sceneggiatura è stata scritta da un piccolo gruppo di alunni e alunne – ribadisce il professore - con miei suggerimenti tecnico operativi. Ho realizzato materialmente la scenografia 'corale', mentre le riprese video sono state eseguite con uno staff di alunni co-autori e co-autrici. Per l’audio, attori e attrici hanno lavorato separatamente. Io ho curato il montaggio finale, ma causa pandemia, condividendo lo schermo del computer con tutto lo staff, per decidere le varianti audio e video. Una regia precisa quanto corale”.
Ai primi di giugno al video viene inserita la sequenza finale ispirata da ”La Guerra dei mondi” di Wells (uno dei primi romanzi di fantascienza). La partecipazione a un primo concorso è valso subito il podio: primo posto al premio Federchimica Giovani 2020.
Dopo questa vittoria il corto viene iscritto a ulteriori rassegne e festival internazionali. Per questa selezione viene perfezionato con i sottotitoli in lingua inglese, "traduzioni eseguite da un alunno con l’aiuto di sua madre", spiega ancora l’insegnante.
Ecco come si struttura il video. Filo conduttore è l’intervista a un simbolico scienziato e al "protagonista virus", tra domande serrate, ironia e un ritmo scandito da una colonna sonora empatica.
“Un pacchetto sarà lei - dice il virus all’intervistatore e, al tempo stesso, Covid-19 lancia un messaggio chiaro: “Io vi adoro, voi siete incoscienti, avete depredato, avete inquinato, distrutto foreste…il vostro è un ambiente favorevole per me". Come dargli torto.
“La pandemia ha messo a durissima prova le relazioni didattiche docenti-studenti - ribadisce il professore -. Dopo l’estate, la pandemia ci ha però trovati più agguerriti e più tenaci di prima”. Le iniziative nelle aule delle Bresadola, in piena sicurezza, continuano: è in programma un corso di cinema e tanti altri progetti. Per una scuola sempre più viva, attraente e gratificante, dove i ragazzi si divertono, imparano e pure insegnano.
La sfida continua.