Ben 35 opere e un mondo immaginario tra cielo e terra: la mostra “Cielo di tetti” di Matteo Boato
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Un mondo immaginario tra cielo e terra. E’ il mondo racchiuso nelle tele di Matteo Boato, l’artista trentino che presenta la sua ultima mostra a Trento.
Siamo al “Centrocolor”, luogo storico per gli artisti, nel centro di Trento, via Paradisi, dove si trovano materiale artisti, pennelli e colori di ogni tipo.
Si organizzano corsi al Centrocolor e anche mostre, nello Spazio delle Arti. Con “Cielo di tetti” Boato vuole mostrarci la sua avventura artistica, tra realtà e fantasia.
Il colore è il suo motore che lo sprona negli anni, una ricerca che parte nel 2001. Un colore che diviene sempre più ricercato negli accostamenti e che trae frutto dai maestri come Matisse o Mirò.
Ci impiega un anno ad asciugare il colore generoso e materico sulle tele spesso di grandi dimensioni. Le 35 opere esposte nelle sale, di medio e grande formato. I lavori sono frutto di un vissuto all’insegna della razionalità e della musica.
Ingegnere, diplomato in chitarra al Conservatorio, Boato porta nei suoi quadri un ritmo musicale che si fonde con la pittura.
I quadri di Boato sono presenti in molti Paesi europei ed extraeuropei. Lui vive e lavora a Trento.
“Boato gioca con i colori come con le note di un variopinto pentagramma e volando alto sopra le vie e i tetti delle nostre città, compone una corale, originale sinfonia in cui tempo, memoria ed emozioni, personali e collettive, si trasformano in un allegro, vitale caleidoscopio”. Lo dice Nicoletta Tamanini nella sua introduzione critica. Per scoprire l’anima della città, dove i tetti delle case, nelle piazze, nascondono storie di cuori che danzano.
La mostra curata da Gianluigi Rocca sarà in visione fino al 15 giugno allo Spazio delle Arti in via Paradisi 7, Centrocolor a Trento.