Contenuto sponsorizzato

''Belfast'': sir Kennet Branagh abbandona Shakespeare e racconta la sua infanzia. Il film ha vinto il premio del pubblico al Festival di Toronto

Il film “Belfast” ha ricevuto sette nomination agli Oscar. La storia si svolge nell’Ulster dell’estate del 1969. Il mondo occidentale sta vivendo una rivoluzione culturale con la Beat Generation, quella con il libro cult “On the road”; però in Irlanda del Nord, a Belfast, sulla strada ci vanno i cattolici ed i protestanti tra ripicche e scontri insanguinati
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 01 marzo 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Se verrà la guerra sul mare e sulla terra chi ci salverà? Le parole di “Girotondo”, rivolte ai bambini, del grande Fabrizio De Andrè ritornano attuali.

 

Ai bambini, già provati dalla pandemia, come si spiega la guerra? Bombe, incendi nelle strade dell’Ucraina, sono le stesse nelle strade di Belfast?

 

Ma il regista irlandese Kennedy Branagh non ha voluto fare una cronaca storica. Il cineasta ha voluto omaggiare le eccellenze della sua terra d’origine con un cast tutto irlandese.

 

Il film “Belfast” ha vinto il premio del pubblico al Festival di Toronto e ha ricevuto sette nomination agli Oscar.

 

La storia si svolge nell’Ulster dell’estate del 1969. Il mondo occidentale sta vivendo una rivoluzione culturale con la Beat Generation, quella con il libro cult “On the road”; però in Irlanda del Nord, a Belfast, sulla strada ci vanno i cattolici ed i protestanti tra ripicche e scontri insanguinati.

 

Il tuo amico e vicino di casa, da un momento all’altro diviene un nemico e tu devi scegliere da che parte stare. Il regista, nato a Belfast nel 1960, vuole raccontare la sua infanzia e le scelte che i suoi genitori hanno dovuto fare per consegnare i figli a un avvenire migliore.

 

Il film è una storia semi-autobiografica perché Branagh voleva rendere i genitori figure mitiche. I suoi infatti non erano così belli come Ma e Pa, i due affascinanti Caitriona Balfe (di Dublino) e Jamie Doman (di Belfast), famoso per “Cinquanta sfumature di grigio”.

 

Il protagonista alter-ego Buddy è il giovane attore Jude Hill anch’egli di Belfast. E’ a lui che viene dato il compito di esprimere i sentimenti che un bambino può provare quando gli adulti decidono di farsi la guerra. Vengono incendiate le case dei cattolici che devono abbandonare il quartiere. La famiglia di Buddy, protestante, appartiene alla working class e vuole sfuggire ai troubles, i conflitti. Pa ha già un lavoro a Londra. La scelta di andare via non viene accettata da Buddy che a Belfast, a nove anni ha trovato il cinema, il football e il primo amore.

 

La vellutata fotografia in bianco e nero di Haris Zambarloukos, rende tutto più empatico. L’uso frequente del grandangolo alla Orson Welles mette a fuoco tutto l’ambiente e comunica l’oppressione ricordata dal regista.

 

Andare al cinema è la passione dei genitori e dei nonni, due splendidi attori, Judi Dench, Premio Oscar per “Shakespeare in love” e Ciaran Hinds (nato a Belfast).

 

Tutta la famiglia si diverte con “Mezzogiorno di fuoco” o con “Chitty chitty bang bang”. Van Morrison, anch’egli rigorosamente di Belfast, è parte della colonna sonora con otto canzoni classiche ed una nuova canzone che il cantautore ha scritto per il film.

 

Il brano di chiusura “The Healing Has Begun” di Van è del 1979. Efficace la musica mentre scorrono le parole conclusive.

 

Il regista è un ammiratore del cinema di Pedro Almodovar che sa portare il privato nello schermo. Un privato che Branagh ha fortemente romanzato.

 

Sentivo l’urgenza di dire cose che non avevo mai detto prima”, afferma Branagh. Il film vuole mettere in luce i momenti importanti della vita di un bambino, i cambiamenti che non vorrebbe subire, perché gli sembra tutto un gioco. Ma questo è un film, costruito con maestria.

 

Nella realtà della guerra, e le immagini che vediamo ora in tv o sui giornali ce lo confermano, gli sguardi dei bambini davanti alle fiamme, sono tristemente smarriti. Diceva Jurij Gagarin, primo uomo a volare nello spazio: “Da quassù non si vedono confini”.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
23 gennaio - 09:59
L'imprenditore 47enne, già indagato in Italia e Austria, è stato arrestato nella sua residenza di Innsbruck: le accuse in Austria riguardano il [...]
Sport
23 gennaio - 06:00
L'indagine che ha coinvolto la Global Group e travolto il Valsugana Basket (di cui l'azienda era main sponsor) fa il giro d'Italia mentre dal mondo [...]
Cronaca
23 gennaio - 09:33
La moglie, seduta sul lato passeggero, è fortunatamente riuscita a deviare la traiettoria del veicolo e a fermarlo danneggiando leggermente solo [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato