Al Portland per rieducare lo sguardo, in scena "Mio fratello rincorre i dinosauri"
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
In un quartiere in evoluzione, Piedicastello, un teatro in evoluzione.
Tra basse case e condomini discreti, si affaccia al mondo il Portland, nuovi orizzonti teatrali.
Il luogo, in via Papiria 8, è sede da tempo di teatro ed è un centro di workshop e spettacoli innovativi per la pedagogia teatrale.
Teatro e studio s’incontrano in uno sposalizio d’intesa a trecentosessanta gradi in 'Mio fratello rincorre i dinosauri' tratto dal libro di Giacomo Mazzariol.
Una proposta serale gratuita, sperimentale, un debutto, sabato 24 giugno, nel clou delle Feste Vigiliane a Trento. Lo spettacolo è un monologo dell’attore Christian Di Domenico per la regia di Andrea Brunello.
L’attore scava nel mondo dell’handicap, per capire come le persone disabili si relazionano con gli altri.
Cosa vuol dire amicizia, sincerità, cos’è un luogo comune.
Protagonista è il fratello di un bambino down. Giacomo ha due sorelle e, a cinque anni, i genitori gli annunciano che arriverà un fratello speciale.
Lui si aspetta un essere con i superpoteri. Scoprirà un nuovo mondo che rifiuterà e odierà, per apprezzarlo e amarlo.
Si simulano scene di bullismo, esclusione, riflessione.
Un libro che diviene spettacolo e si anima con i gesti, le parole e la musica. L’attore con enfasi si identifica nel protagonista e riflette sull’importanza di avere un fratello speciale.
Si ride, ci si emoziona specialmente alla fine quando Giovanni, il fratello speciale, con la sua carica di affetto, abbraccia, saltandogli letteralmente addosso, Christian, madido di sudore.
Nel pubblico erano presenti gli splendidi familiari di Giovanni, che lo hanno accompagnato nell’ascolto e nella visione dello spettacolo. Giovanni felice e sereno, alla fine del monologo ha riconquistato i suoi dinosauri. E’ stato attore anch’egli dello spettacolo che è la sua vita.
Un lavoro, quello proposto, di grande spessore, che nella sua semplicità potrebbe essere uno stimolo per le scuole, rieducare lo sguardo per comprendere la bellezza che circonda ogni essere umano.
L’esperimento è riuscito, aspettiamo Giovanni, in settembre con il suo entusiasmo per non apparire ma essere.