Lupi nei centri abitati? L'esperto: “Hanno ancora paura dell'uomo, importante evitare di lasciare a disposizione fonti di cibo o avere atteggiamenti 'positivi'”
Dopo i recenti avvistamenti nei dintorni di Mori, il Dolomiti ha contattato Duccio Berzi, esperto di conservazione della fauna e presidente di Canislupus Italia, per approfondire le tematiche legate alla presenza dei lupi nelle vicinanze dei centri abitati

MORI. Negli ultimi giorni sono stati due gli investimenti mortali che hanno coinvolto altrettanti lupi nella zona di Mori (Qui Articolo) e proprio questa mattina, 29 dicembre, è stato diffuso un video in cui altri due carnivori sono stati inseguiti da un'auto sulla strada che dall'ex Montecatini porta verso Marco di Rovereto (Qui Video): come devono comportarsi i cittadini se i lupi si avvicinano ai centri abitati? Al di là degli ultimi episodi a Mori infatti, recentemente alcune predazioni ai danni del bestiame a ridosso dei centri abitati si sono verificate anche ad Ala, Avio, Samone e Vallarsa, e il presidente della Provincia Maurizio Fugatti durante un incontro con il commissario del Governo, il prefetto Gianfranco Bernabei, è arrivato addirittura a parlare di un “rischio anche per la sicurezza delle persone alla luce del sempre più frequente avvicinamento alle case di branchi e singoli esemplari di lupo” (Qui Articolo). Per approfondire questa tematica, il Dolomiti ha contattato Duccio Berzi, esperto di conservazioni della fauna e presidente di Canislupus Italia.
E' normale che con l'arrivo dell'inverno si siano moltiplicate le segnalazioni relative alla presenza di lupi anche nei centri abitati?
E’ convinzione diffusa che con l’inverno e la neve gli animali come i lupi abbiano difficoltà a vivere in montagna e siano quindi spinti a scendere a valle. Le esperienze di telemetria in corso in Veneto sembrano invece indicare l’esatto contrario. La neve favorisce i lupi nella caccia, soprattutto di certe specie, per cui i lupi “seguono” la neve piuttosto che evitarla. L’avvicinamento dei lupi ai centri urbani, fenomeno diffuso in tutta Italia, ha probabilmente altre e più cause: la disponibilità alimentare, sia prede selvatiche che risorse trofiche legate all’uomo, l’assenza di competitori intraspecifici (altri lupi) e il fatto che molte zone vocate siano ormai arrivate a saturazione, per cui i lupi devono adattarsi a occupare, anche riproduttivamente zone sub-ottimali, come le zone periurbane.
Quali sono le buone norme per evitare questo fenomeno?
Sicuramente evitare di lasciare qualunque fonte trofica a disposizione dei selvatici, dalle crocchette per il cane o il gatto al bidone dell’organico. Oltre a questo tenere puliti da macchie di arbusti le pertinenze delle case, questo per limitare le zone di rimessa per gli ungulati e quindi le opportunità per il loro predatore naturale. Ma la presenza dei lupi in contesti periurbani è condizionata da altri fattori, per cui non basterà evitare di lasciare fonti trofiche a disposizione dei lupi per evitare questa presenza, ma di sicuro è la prima e la più importante cosa da fare.
In particolare, come dovrebbero comportarsi i cittadini in caso di incontro?
Il lupo mostra per fortuna ancora una certa paura dell’uomo, e questo è il passaporto per il suo futuro. Evitare quindi qualunque atteggiamento “positivo” nei suoi confronti, facendo rumore in caso di avvicinamento ed evitando assolutamente atteggiamenti di confidenza o d’invito. Fare molta attenzione ai casi in cui un lupo si trovasse costretto in spazi chiusi o fosse ferito. In queste condizioni i lupi possono essere pericolosi.
I lupi sono un pericolo per le persone?
Le aggressioni nei confronti degli uomini sono storicamente documentate seppur con numeri limitati in epoca moderna. Questo non esclude la possibilità che si possano verificare attacchi, viste le dinamiche in atto, che vedono lupi insediati in zone ad alta densità umana. Di sicuro l’abituazione all’uomo derivante dalla domesticazione di cuccioli o dal legame per il cibo, è un fattore che rende i lupi pericolosi per l’uomo, come documentato recentemente in Polonia, negli Stati Uniti e da noi recentemente in Puglia, per cui è necessario prestare la massima attenzione per contrastare questi comportamenti da parte dei cittadini.