Migliaia di mascherine (con marchio della presidenza del consiglio) abbandonate tra i boschi davanti a quel che resta della Colonia dei ''Bambini di frontiera'' (VIDEO)
Sono migliaia le mascherine con logo della presidenza del consiglio dei ministri destinate all'Istituto Rosmini di Trento. Le date di spedizioni riportano la memoria a fine 2020 e inizio 2021. Oggi sono abbandonate in mezzo ad altri rifiuti ingombranti nei prati e tra gli alberi dell'ex Istituto Alcide Degasperi vicino a Candriai

TRENTO. Decine di migliaia di mascherine ancora impacchettate con tanto di logo della ''Presidenza del consiglio dei ministri'' abbandonate in grossi scatoloni ormai fradici, assieme a spazzatura di ogni tipo, dai materassi alle ruote di biciletta. Un vero scempio a due passi da Candriai in quella che un tempo era l'Istituto Alcide Degasperi. Una struttura mastodontica tra i boschi del Bondone che ha segnato alcune importanti pagine di storia di Trento e non solo: nato come colonia estiva internazionale, poi preventorio, è stato infine il luogo dell’accoglienza dei figli degli italiani emigrati in Germania. Fino a poco più di un quarto di secolo fa l’istituto è stato scuola e collegio per bambini, senza che la maggior parte della cittadinanza ne fosse a conoscenza e non tanto tempo fa è stato al centro di un documentario dal titolo “Bambini di frontiera”.
Ebbene oggi l'edificio è abbandonato e versa in condizioni pessime. All'esterno una vera e propria discarica a cielo aperto con spazzatura di ogni tipo, rifiuti ingombranti, ma soprattutto decine e decine di scatoloni pieni di mascherine ancora sigillate con tanto di logo e marchio della presidenza del consiglio.
Il tuffo nel passato è immediato. La data di spedizione di alcune è il 22 ottobre 2020 (dunque in piena seconda ondata Covid) su altre scatole si legge 16 febbraio 2021. Insomma si era in piena epoca Covid, le mascherine erano merce inizialmente rara e preziosissima per poi diventare uno degli strumenti più utilizzati e simbolici di quei terribili anni di pandemia. Il destinatario di tutti questi scatoloni era il Liceo Rosmini di Trento come si può leggere sugli stessi scatoloni nella 'bolla di accompagnamento'.

''Il mio unico desiderio è che questo luogo rimanga per sempre a disposizione dei giovani meno fortunati ed emarginati'', scriveva nel 1958 padre Eusebio Iori riferendosi a questa struttura che sarebbe stata completata nel 1963 composta di 28 mila metri quadri di aule, palestre, un teatro, laboratori medici e decine di stanze per far dormire i bambini ospiti. Oggi la ''casa tra le nuvole'' cade a pezzi e all'esterno la spazzatura fa bella (anzi brutta) vista di sé. Con migliaia di mascherine che erano state destinate al Liceo Rosmini e a quattro anni di distanza giacciono sul prato, tra gli alberi, a ricordare quegli anni difficili e quanto ancora oggi le cose non funzionano come dovrebbero.