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Caccia alle lepri, la Regione autorizza una "prova cinofila" ma gli animalisti insorgono: "Così viene inutilmente messa a rischio la vita degli animali"

La Regione Veneto ha autorizzato una prova cinofila in 24 Comuni, "mettendo a rischio la vita di lepri gravide e leprotti". La decisione riguarda in particolare una prova per i cani da seguita, prevista per i prossimi 8 e 9 marzo. Le associazioni: "Abbiamo chiesto di revocare l'autorizzazione concessa"

Pubblicato il - 25 febbraio 2025 - 18:54

VENEZIA. La Regione Veneto ha di recente autorizzato "un’inaccettabile prova cinofila in 24 Comuni, mettendo a rischio la vita di lepri gravide e leprotti". A spiegare quanto sta avvenendo sono le associazioni Oipa e Leal, che proseguono: "La decisione riguarda in particolare una prova per i cani da seguita, prevista per i prossimi 8 e 9 marzo". 

 

Durante l'esercitazione, ai cani verrà richiesto di seguire le tracce notturne delle lepri, che si spostano in cerca di cibo. Lo scopo è valutare le capacità dei cani secondo parametri prestabiliti. "Anche se la prova verrà eseguita senza spari e abbattimenti - scrivono i referenti di Oipa - qui il problema riguarda soprattutto il periodo scelto, che coincide con quello riproduttivo per le lepri: se scovati dai cani nelle tane, le lepri gravide e i leprotti appena nati sarebbero uccisi. A questo si aggiunge che la prova si svolgerebbe in parte nelle zone di ripopolamento e cattura, destinate proprio alla riproduzione della fauna selvatica".

 

L'Oipa, che si oppone fermamente all’attività venatoria in ogni sua forma, considera questa autorizzazione "inaccettabile e lesiva della tutela che, con fatica, le associazioni animaliste cercano di ottenere in Italia per la fauna selvatica e gli ecosistemi, rammentando la tutela costituzionale vigente".

 

"Una disposizione del genere da parte della Regione Veneto mette a rischio l'attività di ripopolamento della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato – dichiara Alessandro Piacenza, responsabile tutela fauna selvatica di Oipa Italia –. Il provvedimento è al vaglio del nostro ufficio legale, per valutare un’azione finalizzata alla sospensione e annullamento di questa autorizzazione anacronistica e insensata".

 

Lo scorso 21 febbraio Oipa e Leal (Lega Antivivisezione) hanno inviato una richiesta formale alla Regione Veneto per la revoca dell'autorizzazione relativa alla prova cinofila su cani da seguita sulla specie lepre. La richiesta è stata inviata tramite i rispettivi uffici legali, con la firma delle avvocate Claudia Taccani e Rosaria Loprete.

 

Le due associazioni esprimono grave preoccupazione per le implicazioni etiche e il benessere degli animali coinvolti, evidenziando i seguenti punti critici: la prova cinofila è a tutti gli effetti assimilabile all’attività venatoria, la cui stagione si chiude ufficialmente il 31 gennaio di ogni anno; la prova è programmata nel periodo riproduttivo delle lepri, mettendo a rischio la vita di lepri gravide e leprotti neonati che, se stanati dai cani, verrebbero sicuramente uccisi; l’evento si terrà anche in zone di ripopolamento e cattura, destinate alla protezione e riproduzione della fauna selvatica.

E ancora: "La legge prevede che l’autorizzazione per prove al di fuori delle zone di addestramento dei cani sia valida per 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, durante i quali i proprietari dei terreni possono opporsi. Tuttavia, per molti Comuni coinvolti, il termine dei 30 giorni coincide con il secondo giorno della manifestazione o va addirittura oltre, compromettendo di fatto il diritto di opposizione".

 

Per queste ragioni, l'Oipa e Leal chiedono alla Regione Veneto di revocare l’autorizzazione concessa. "È essenziale che ogni decisione in merito alla gestione della fauna selvatica tuteli in prima istanza il benessere e la dignità degli animali, evitando pratiche che li espongano a inutili sofferenze".

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