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Gli itinerari de L’AltraMontagna: intorno al Monte Cofano, affacciati sulla costa occidentale della Sicilia

Alla scoperta del circuito ad anello del Monte Cofano, un vero gioiello tra mare e montagna, immersi nelle acque cristalline tra San Vito Lo Capo e Trapani

di
Luigi Dodi
22 novembre | 13:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Solitario e maestoso, il Monte Cofano si staglia sulla costa nordoccidentale della Sicilia, proteso sulle acque blu del mare che ne bagnano le pendici. Un autentico monumento naturale che unisce il fascino selvaggio della montagna al richiamo eterno del mare. Situato nella Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, istituita nel 1997 su un’area di 537 ettari, e gestita dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali, questo promontorio tra le città di Trapani e San Vito Lo Capo regala un’esperienza unica per gli escursionisti: un circuito ad anello che permette di scoprire i suoi segreti in un viaggio a piedi immerso in panorami mozzafiato e storia antica. Il Monte Cofano, con i suoi 659 metri di altitudine, è un massiccio dolomitico risalente al periodo giurassico, formatosi per il sollevamento di imponenti depositi calcarei marini. La sua sagoma inconfondibile domina il paesaggio, una montagna dalle pareti ripide e verticali che si riflette nel mare cristallino sottostante. Ai suoi piedi si estende la spiaggia di Cornino, particolarmente amata per le sue acque limpide, mentre tutt’intorno si sviluppa una vegetazione mediterranea che dona al territorio un carattere unico. Palme nane e ampelodesme, piante resistenti che si aggrappano ai terreni più aridi e battuti dal vento, con il verde brillante di queste praterie che, in alcuni punti, sembra incontrare direttamente l’azzurro del mare, creando una sinfonia cromatica che accompagna lungo tutto il cammino. Ma non solo, perché il Monte Cofano è un luogo dove anche storia e e preistoria si intrecciano, con le numerose grotte che testimoniano la presenza umana fin dal Paleolitico superiore, mentre torri d’avvistamento e antichi villaggi raccontano di un passato fatto di pesca, agricoltura e difesa dalle incursioni saracene.


Segnaletica nella Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano. © Salvatore Ciambra

Lungo la costa, tra storie antiche
Il sentiero ad anello intorno al Monte Cofano è un’escursione che regala panorami straordinari in perfetta armonia con la natura, percorribile tutto l’anno, anche se nei mesi estivi il caldo può risultare eccessivo. Nonostante la lunghezza e qualche tratto in salita, il percorso è accessibile anche a chi non è un esperto, grazie alla chiara segnaletica e ai sentieri ben tracciati. Il punto di partenza ideale è Cornino, nei pressi dell’ampia area di terra battuta che si affaccia direttamente sul mare a Cala Buguto. Immersi nella brezza marina e nel profumo di salsedine, si inizia a camminare sul sentiero costiero circondati dalle palme nane che si estendono fino ai piedi del Monte Cofano. A sinistra, l’orizzonte marino offre una vista che spazia fino a Monte Erice, mentre sulla destra le guglie calcaree del monte si innalzano come cattedrali naturali. Dopo circa un chilometro si raggiunge la Torre di San Giovanni, un imponente edificio borbonico costruito per avvistare i pirati e proteggere la costa. La sua posizione strategica regala uno dei panorami più belli dell’intero percorso, con il mare che si stende infinito ai suoi piedi. Continuando verso est, il sentiero diventa più stretto e si sviluppa a picco sul mare, offrendo continui e affascinanti scorci. Si raggiunge quindi la Cappella del Crocifisso, un piccolo luogo di culto incastonato nella roccia. Poco sopra si trova l’omonima grotta, raggiungibile con una breve deviazione, un sito di grande interesse archeologico che racconta di antiche presenze umane. Man mano che si avanza, il panorama si allarga verso il Golfo di Cofano, una baia spettacolare dove il mare assume sfumature turchesi e verdi. Lungo il percorso, si incontrano anche piccoli dettagli che arricchiscono l’esperienza, come un’edicola votiva raffigurante San Nicola di Bari, datata 1750.


La cima del Monto Cofano (659 m). © Salvatore Ciambra

Nei silenzi ai piedi della montagna
Un momento suggestivo del cammino è il Passo della Zita, un punto panoramico carico di leggenda. Si narra che qui una giovane sposa, in viaggio con il marito, cadde nel mare a causa di uno spavento dell’asino su cui viaggiava. Ancora oggi, il mare in questo punto sembra agitarsi in un bianco di schiuma che ricorda il velo della sposa. Proseguendo, il sentiero scende dolcemente verso la costa, portando alla Tonnara di Cofano. Questo antico complesso, con la sua torre dalle pareti concave, era un tempo il cuore pulsante della pesca al tonno, punto di osservazione per individuare i grandi pesci e indirizzare le imbarcazioni. Oggi ospita una mostra fotografica sul sistema delle torri della provincia di Trapani, un’occasione per immergersi nella storia del territorio. Dietro la tonnara inizia il tratto più impegnativo del percorso: una salita che porta a un valico sulla dorsale sudorientale della montagna, a circa 250 metri sul livello del mare. Il sentiero si inerpica tra rocce e bassa vegetazione, ma lo sforzo è ripagato dalla vista che si apre sul Golfo di Cofano e oltre, fino alle coste lontane. Sul pianoro si trova il Gorgo Cofano, una pozza naturale utilizzata per abbeverare gli animali, e un piccolo pozzo popolato da pesciolini rossi e crostacei, un angolo di vita inaspettata in mezzo al paesaggio brullo. Da qui si stacca anche il sentiero che conduce sulla cima del Monte Cofano: ci vuole circa un’ora per raggiungere la sommità, ma il percorso è adatto solo a escursionisti esperti, dovendo risalire un breve tratto ripido e attrezzato per vincere una paretina rocciosa. Certo, la salita a questa vetta corona un’escursione di per sé affascinante, potendo godere di un panorama a 360 gradi su tutto questo tratto di costa e sul suo entroterra, ma anche senza l’ascensione, il circuito sa regalare grandi emozioni. Dopo una sosta in questo luogo appartato e silenzioso, si inizia la discesa verso il punto di partenza. Il sentiero si fa più agevole e scorrevole, offrendo l’occasione per rivedere dall’alto Cornino e Cala Buguto, e in circa mezz’ora si torna al punto iniziale, chiudendo questo affascinante anello.

 

 

IL PERCORSO
Regione: Sicilia
Partenza e arrivo: Cornino, Cala Buguto (6 m)
Accesso: Cornino si raggiunge da Trapani, seguendo la strada costiera per Pizzolungo e Bonagia, o da Palermo, passando per Partinico e Castellamare del Golfo
Dislivello: 300 m
Durata: 3 h
Difficoltà: E (escursionistico)

 

Immagine di apertura: la sagoma del Monto Monaco (659 m) si staglia sopra il mare. © Stefano Pannucci

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