“Ha sempre fatto caldo. E altre comode bugie sul cambiamento climatico” il nuovo libro del meteorologo Giulio Betti è una guida per controbattere al negazionista di turno
Il saggio, edito da Aboca Edizioni, smonta tutte le bufale e le leggende più diffuse sul cambiamento climatico e sarà presentato il nove novembre al Rifugio Stivo, alle ore 20. Un vademecum per sapere come ribattere, per esempio, a chi dice che: “Annibale ha valicato le Alpi perché ha sempre fatto caldo”
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Ha sempre fatto caldo. E altre comode bugie sul cambiamento climatico” è il nuovo libro, edito da Aboca Edizioni, di Giulio Betti, meteorologo e climatologo presso l’Istituto di Biometeorologia del Cnr e il Consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale), nominato nel 2022, “meteorologo dell’anno” da Uni-met, il tavolo di coordinamento delle aggregazioni della meteorologia italiana.
Betti ha oltre vent’anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, durante i quali ha visto crescere l’interesse dell’opinione pubblica nei confronti del cambiamento climatico. Il suo saggio nasce dall’esigenza di aiutare le persone non esperte a orientarsi e difendersi dai falsi miti e dalle credenze erronee che circolano sul cambiamento climatico: una di queste è, appunto, come recita il titolo, che “ha sempre fatto caldo” e che, pertanto, non c’è nulla di cui preoccuparsi).
“Il libro è nato perché intorno al cambiamento climatico c’è un forte negazionismo, scetticismo e fatalismo, o uso di iperboli catastrofiste che fanno male alla divulgazione scientifica. Durante gli ultimi anni mi sono state rivolte ogni giorno numerose richieste di spiegazioni su questo argomento così complesso”, ha affermato Betti.
“Nel saggio ho voluto smontare tutti i miti, le mezze verità, le leggende, e le bufale sul cambiamento climatico. L’intento era quello di fornire una guida, un vademecum per chi non ha i mezzi o non è addetto ai lavori per controbattere al negazionista di turno che dice che Annibale ha valicato le Alpi perché ha sempre fatto caldo”, ha continuato Betti.
La volontà di Betti è dunque quella di fare chiarezza, con rigore scientifico, su domande, dubbi leciti, argomenti fondamentali come il ruolo dell’attività solare e della CO2 nell’aumento delle temperature, l’innalzamento del livello dei mari, che convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verità che si amplificano sui social media e che spesso finiscono sui principali mezzi d’informazione senza essere verificate o contestualizzate a dovere.
“Il motivo della copertina, un T-Rex su una tavola da surf, ha questo significato: il dinosauro è una figura grottesca, così come sono grottesche le bufale che vengono inventate sul cambiamento climatico. Al contempo volevo interrompere una narrazione eccessivamente cupa di questi temi. Inoltre il mio obbiettivo era anche quello di rivolgermi ai più giovani: spero, infatti, che il libro venga letto anche nelle scuole”.
Ha sempre fatto caldo! Mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico.
“Ho sempre detto che con un approccio catastrofista e pessimista non andremo da nessuna parte: nel momento in cui nella mente umana entra la rassegnazione sembra tutto perduto. Nel libro cerco quindi di fare luce su alcuni elementi positivi che sono stati messi in atto a livello globale, anche da paesi in via di sviluppo: anche se noi occidentali ci riteniamo sempre i migliori spesso abbiamo solo da imparare”, ha sottolineato Betti.
“L’umanità, infatti, è in grado di arrecare danni enormi all’ambiente ma ha anche le capacità per porvi, almeno in parte, rimedio. Per questo ho elencato una serie di esempi virtuosi, come la riforestazione e lo stop alla cementificazione. Non si può più tornare indietro: i combustibili fossili piano piano andranno scomparendo, il problema è che invece dovremmo cambiare velocemente”, ha evidenziato Betti.
Una guida per orientarsi, quindi, che smonta le fake news più diffuse, fornendo al tempo stesso speranza, attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.
Il libro sarà presentato il nove novembre, alle ore 20, al Rifugio Stivo. Aberto Bighellini, che gestisce la struttura, ha affermato: “È importante che questi temi vengano comunicati soprattutto nelle terre alte, particolarmente sensibili al cambiamento climatico. La montagna è una delle zone che più sta subendo questo fenomeno, eppure ci sono ancora tante persone che minimizzano il problema o fanno finta che non esista”.