Una riflessione sul silenzio nelle tracce d'esame di maturità: una condizione necessaria per il pensiero
Tra le tracce d'esame di maturità di quest'anno c'era anche una riflessione sul silenzio: una condizione di libertà, necessaria per il pensiero e per poter comunicare
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
È stata una piacevole sorpresa per me vedere che nelle tracce d’esame di maturità di quest’anno si entrata una riflessione sul silenzio. Il silenzio è una condizione esistenziale, d’accordo, a me molto cara ma di cui oggi si sente effettivamente la mancanza.
In realtà il tema sul silenzio è un tema libero, un tema aperto, un po’ come se si dovesse scrivere, che so, sull’aria, sulla vita, sul colore verde. Il silenzio potrebbe voler dire anche censura, divieto. Ma spero che i ragazzi lo abbiano interpretato come una condizione di libertà, come una condizione necessaria per il pensiero, come una condizione necessaria addirittura per poter comunicare.
Il silenzio fa paura perché ci mette di fonte a noi stessi, è un po’ come il buio, come il vuoto. Ma rimane la cosa più fragile che esista: e per questo è sempre più prezioso.
Di fatto, il silenzio oggi è uno dei valori intangibili principali, ovvero quelle virtù che non sono quantificabili attraverso parametri economici. Infatti, per il silenzio non si paga il biglietto. Ed è proprio per questo che ce n'é così poco. Eppure, a ben guardare, ne abbiamo sempre più bisogno.