Riparte la rassegna letteraria "Racconta la montagna". Il filo conduttore di questa edizione sarà l’acqua, "segno tangibile dei cambiamenti climatici in atto"
Da ottobre 2024 a maggio 2025 torna Racconta la montagna, la rassegna letteraria di Unimont, polo alpino dell’Università degli Studi di Milano, giunta alla sua ottava edizione, con otto appuntamenti e alcune importanti novità
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Una delle novità più significative di questa nuova edizione è la collaborazione con l’Istituto Superiore Statale Meneghini, i cui studenti entreranno a far parte del gruppo di lettura della rassegna. Questo coinvolgimento mira a promuovere una maggiore partecipazione giovanile, incentivando il dialogo e il confronto tra gli studenti e gli autori, e rendendo la letteratura di montagna ancora più accessibile e coinvolgente per le nuove generazioni.
Il filo conduttore di questa edizione sarà l’acqua, esplorata in tutte le sue forme come simbolo e sentinella del cambiamento climatico.
L’Architetto Claudio Gasparotti, curatore della rassegna, sottolinea l’importanza di questo tema: "L'acqua è il vero protagonista di questa edizione di Racconta la montagna. Dalle vette innevate ai torrenti che scolpiscono le nostre vallate, l'acqua è il segno tangibile dei cambiamenti climatici in atto. È fonte di vita e insieme elemento fragile e prezioso, un indicatore dei mutamenti del nostro ambiente che dobbiamo imparare ad ascoltare e comprendere»
Il primo appuntamento si terrà il 30 ottobre al Musil di Cedegolo, il primo e unico evento della rassegna che si svolgerà fuori dalla sede di Unimont. Questa scelta rappresenta un'opportunità per portare i racconti di montagna direttamente nei luoghi in cui la cultura alpina è vissuta quotidianamente, rafforzando il legame con le comunità locali e ampliando la rete di collaborazioni.
Anche quest'anno, prosegue la collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Edolo, con il quale verrà realizzato un laboratorio e una presentazione di un libro dedicato ai ragazzi, entrambi pensati per chi frequenta la scuola secondaria di primo grado. Questo progetto mira a coinvolgere i più giovani in un percorso di scoperta e riflessione sulla montagna, utilizzando la letteratura come strumento per sensibilizzare e stimolare la loro curiosità verso l’ambiente naturale e i temi legati alla sostenibilità.
L’obiettivo è quello di creare un ponte tra il mondo della scuola e la realtà montana, stimolando una coscienza ecologica e un legame autentico con il territorio.
Successivamente, la rassegna proseguirà ogni mese fino al 28 maggio presso la sede di via Morino a Edolo, alternando incontri in cui gli autori (molti già membri del Comitato Scientifico o collaboratori de L'AltraMontagna), come Luca Rota, Andrea Zannini, Mauro Varotto, Davide Rigoni, Paolo Piacentini, Pietro Lacasella, Luigi Torregiani, Davide Longo e Paolo Pecere offriranno uno sguardo poliedrico sulla montagna e sull’ambiente naturale.
I libri presentati attraverseranno generi letterari e tematiche diverse, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sulla vita quotidiana in montagna, lontano dagli stereotipi dell'eroismo e delle grandi imprese.
Come sempre, gli studenti di Unimont, da quest’anno insieme agli studenti dell’Iss Meneghini, avranno l'opportunità di incontrare gli scrittori in un contesto intimo e informale prima di ciascun evento, per approfondire il dialogo con gli autori e arricchire la loro esperienza di lettura.
Gli incontri, aperti al pubblico, continueranno a includere degustazioni dei prodotti tipici della Valle Camonica, per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali.
Quest'edizione di Racconta la montagna sarà anche l'occasione per ricordare un importante evento storico: nel 2023 si è celebrato il centenario del disastro della Diga del Gleno. Questo richiamo storico sarà particolarmente presente durante la presentazione del libro "La gola del diavolo" di Davide Rigoni, prevista per il 22 gennaio e organizzata in collaborazione con il Comitato dei Comuni vittime del Disastro del Gleno. Un appuntamento che si inserisce nel filone di Racconta la montagna non solo come evento letterario, ma anche come momento di riflessione sulle radici storiche e culturali del territorio.
Il tema della costruzione di grandi invasi sarà anche oggetto della prima presentazione della rassegna letteraria, che si terrà mercoledì 30 Ottobre 2024 alle ore 18.00, presso la sede del Musil — museo dell'industria e del lavoro a Cedegolo (l’evento sarà accessibile anche tramite la diretta streaming collegandosi qui). L’autore Luca Rota, insieme all’Architetto Claudio Gasparotti, presenterà il romanzo “Il miracolo delle dighe”, pubblicato da Fusta Editore. Il libro esplora l'impatto delle grandi dighe idroelettriche nelle vallate alpine, esaminando come queste imponenti strutture in calcestruzzo, pur apparendo inizialmente come corpi estranei al paesaggio naturale, siano riuscite a integrarsi in modo sorprendentemente armonioso. Il libro indaga il fascino che queste opere ingegneristiche suscitano, trasformandosi in attrazioni turistiche e evocando riflessioni artistiche e filosofiche. Attraverso un viaggio emotivo e autobiografico, l'autore riflette sulla relazione culturale tra le dighe e il territorio montano e su come queste opere ci spingano a ripensare il nostro futuro rapporto con la natura.
La Professoressa Anna Giorgi, responsabile del polo Unimont, ha dichiarato: "La rassegna Racconta la montagna si arricchisce ogni anno di nuove sfide e opportunità. La partnership con l’Istituto Meneghini e l’apertura verso un pubblico più giovane sono segnali di un impegno continuo nel coinvolgere e formare nuove generazioni di lettori e cittadini consapevoli, preparati ad affrontare le sfide della montagna e del cambiamento climatico".
Racconta la montagna è dedicata al ricordo di Alida Bruni, è curata e coordinata dall’architetto Claudio Gasparotti e continua a esaltare il potere culturale, evocativo e narrativo della letteratura ispirata alla montagna, incoraggiando l’avvicinamento al mondo letterario di comunità locali e nuove generazioni.