"Migranti accolti, formati e integrati diventino componenti attive di comunità montane vive". Torna Oltreterra, il festival di Slow Food dedicato alla montagna
È in corso fino al 15 novembre a Santa Sofia, Oltreterra, l’evento promosso da Slow Food Italia dedicato alla montagna italiana, di cui L'AltraMontagna è media partner. L'obiettivo è chiamare ancora una volta a raccolta professionisti, studiosi, testimoni della montagna, con lo scopo di mettere a fuoco e a sistema azioni di rilancio, recupero, valorizzazione per il futuro economico e sociale dei territori montani partendo dalle richieste di chi in montagna vive
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
È in corso fino al 15 novembre a Santa Sofia, Oltreterra, l’evento promosso da Slow Food Italia dedicato alla montagna italiana, di cui L'AltraMontagna è media partner. L'obiettivo è chiamare ancora una volta a raccolta professionisti, studiosi, testimoni della montagna, con lo scopo di mettere a fuoco e a sistema azioni di rilancio, recupero, valorizzazione per il futuro economico e sociale dei territori montani partendo dalle richieste di chi in montagna vive.
"Oltreterra 2024 è l'edizione dell'integrazione. Integrazione fra Strategia nazionale forestale e Strategia nazionale biodiversità, integrazione fra le diverse forme di turismo affinché diventino 'destinazione turistica', integrazione tra popoli perché i migranti accolti, formati e integrati nelle comunità montane italiane sempre più vecchie, diventino componenti attive di comunità vive, integrazione fra pascoli, pastori e fauna selvatica", spiega Gabriele Locatelli di Slow Food, ideatore di Oltreterra.
In undici anni di lavoro, i progetti già messi in campo sono stati molteplici: è nato ad Oltreterra, ad esempio, il protocollo delle Festesagge, ovvero le sagre di paese a impatto ambientale zero e altissimo a livello sociale, ma anche l'idea della valorizzazione economica sostenibile e consapevole del bene bosco attraverso gli Accordi di foresta, oggi legge nazionale, capaci di aggregare le proprietà fondiarie incentivando la collaborazione fra pubblico e privato, coinvolgendo le Comunità locali.
Oltreterra ha poi indagato e favorito la nascita di cooperative di comunità in grado di riattivare borghi e attività identitarie di luoghi montani, ed è stato il luogo in cui è nata all'interno di Slow Food la Rete nazionale dei castanicoltori.
Ad aprire la tre giorni di Oltreterra, ieri, è stata la presentazione da parte della Regione Emilia-Romagna, delle attività di divulgazione sul ruolo del Bosco realizzate in collaborazione con AlberItalia.. A seguire, dalle 21, i giovani attivisti di Oltreterra hanno coinvolto il pubblico a partire dal tema: “Tra dissesti e paesaggi possibili: dialogo sui cambiamenti socio-climatici”.
L'edizione 2024 di Oltreterra ha un focus su 6 temi, che approfondiranno alcuni di quelli avviati un anno fa. Su ogni tema sarà al lavoro un gruppo di esperti, che produrrà un documento finaale di indirizzo da proporre alle amministrazioni locali e regionali.
Una nuova età per la filiera del legno e per il “capitale naturale”
Sta crescendo una nuova consapevolezza relativamente al “capitale naturale”. Oltreterra ha dato vita ad un laboratorio volto a sperimentare azioni capaci di aumentare il valore del “capitale naturale” presente in un territorio partendo dagli indirizzi delle due Strategie nazionali di riferimento: quella Forestale e quella della Biodiversità. Il progetto ABIES realizzato nelle Foreste Casentinesi, recentemente premiato ad Ecomondo, e l'Accordo di foresta dell’Alto Appennino Forlivese stanno fornendo una molteplicità di informazioni utili per la costruzione della montagna di domani.
Pascoli, aree aperte e coesistenza
L’aumento delle popolazioni di animali selvatici ha generato nuove conflittualità con le attività agricole e silvopastorali che devono essere affrontate utilizzando le conoscenze scientifiche e l’apporto di strategie territoriali adeguate. La coesistenza con gli animali selvatici è la strada da percorrere ma è un percorso difficile che va indagato e guidato a una risoluzione del conflitto.
Nuove strategie di accoglienza e integrazione
La popolazione invecchia, non solo in montagna, ma in certi territori l’invecchiamento è sinonimo di spopolamento e abbandono. Esiste la possibilità di convogliare in montagna parte dei flussi migratori in ottica di reale comunità e accoglienza? Oltreterra 2024 lavorerà per avanzare in merito una proposta alternativa costruita per far sì che il migrante diventi immigrato integrato.
Un turismo che cambia e conserva
I luoghi e le persone sono al centro dell’offerta turistica, per la montagna è fondamentale assicurare la conservazione dei luoghi pur nel renderli fruibili a chi li visita. Per fare questo occorrono professionalità specifiche della filiera turistica e un lavoro capillare sulla diffusione della cultura di un'ospitalità consapevole. L’offerta turistica non può andare a discapito dell'ambiente e della popolazione che abita la montagna.
La montagna nelle scuole
Quanto viene insegnata la montagna nelle nostre scuole? E come? Quali coordinate mancano a ragazze e ragazzi per comprendere le complesse geografie delle Terre Alte? Riportare Alpi e Appennini nelle classi è fondamentale da svariati punti di vista: per comprendere l’origine del cibo e delle risorse naturali, per indagare il rapporto profondo tra esseri umani e natura, per esplorare luoghi, spazi e comunità che necessitano di una nuova centralità politica, per essere cittadini consapevoli di un Paese fatto di montagne.
Rete dei castanicoltori
Continua il lavoro di incontro e confronto della rete dei castanicoltori italiani sui percorsi tecnici e amministrativi in grado di difendere, sviluppare e rafforzare la filiera produttiva della castanicoltura tradizionale.
Il programma dei lavori è consultabile sul sito www.oltreterra.it.