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Cultura

Aumentano le persone inconsapevoli dei pericoli della montagna. Educare ed informare gli escursionisti: un vademecum per le destinazioni

Con il turismo di massa, cambiano anche i frequentatori delle terre alte, che diventano sempre meno adeguatamente preparati e consapevoli dei pericoli che la montagna può riservare. Infatti, nonostante l’escursionismo non sia generalmente un’attività particolarmente pericolosa, con, al contrario conseguenze positive per la salute fisica e mentale, la probabilità di avere incidenti aumenta sensibilmente però se alcuni rischi non vengono correttamente valutati dagli escursionisti

di
Serena Lonardi
17 luglio | 12:22
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Viste le calde temperature degli ultimi giorni, finalmente la stagione estiva è cominciata e con essa ricominciano anche le escursioni e il trekking in montagna.

 

Da qualche anno si sente parlare di quanto il turismo di massa stia cambiando l’approccio che le persone hanno alla montagna. In particolare, spesso molte persone che si approcciano per la prima volta alla montagna non sempre sono adeguatamente attrezzate e consapevoli dei pericoli della montagna. 

 

Nonostante l’escursionismo non sia generalmente un’attività particolarmente pericolosa, con, al contrario conseguenze positive per la salute fisica e mentale, la probabilità di avere incidenti aumenta sensibilmente però se alcuni rischi non vengono correttamente valutati dagli escursionisti.

 

Nel 2023, il Soccorso Alpino ha svolto più di 230.000 soccorsi, che riguardano per il 42,5% dei casi persone che svolgevano appunto escursionismo. Le cause che hanno richiesto l’intervento dei volontari sono principalmente caduta e scivolata, incapacità e malore.

 

È importante quindi che i comuni e le destinazioni di montagna siano proattivo nello stimolare un comportamento preventivo, partendo in primis con la corretta comunicazione del rischio. Secondo uno studio condotto da due università austriache, le informazioni in loco hanno un ruolo essenziale nel suggerire all’escursionista il tipo di comportamento che è meglio tenere e avvisarlo/a riguardo possibili rischi. I risultati, però, mostrano anche che l'impatto della percezione del rischio sul comportamento precauzionale varia a seconda dei motivi per cui le persone fanno escursioni in montagna. Chi è spinto da un’attitudine competitiva o dal desiderio di spingersi al limite ha una consapevolezza del rischio più bassa. Al contrario, l'escursionismo per motivi sociali non cambia significativamente l’effetto della percezione del rischio sul comportamento precauzionale.

 

I risultati di questa ricerca sono importanti per le destinazioni, che dovrebbero quindi fornire informazioni specifiche e personalizzate rivolte soprattutto al primo gruppo di escursionisti. Inoltre, visto che le informazioni riguardo un possibile pericolo aumentano in ogni caso la percezione del rischio e quindi l’adozione di comportamenti precauzionali, le destinazioni e i comuni di montagna, potrebbero fornire informazioni in loco, in hotel, nei parcheggi o alla partenza dei sentieri. Queste possono essere presentate sotto forma di segnali e cartelli con messaggi di avvertimento e messaggi informativi. I cartelli di solito riguardano la pericolosità e la difficoltà dei percorsi, l’importanza di rimanere sul sentiero segnato, ma anche la possibilità di incidenti da parte degli animali da pascolo, che sono istintivamente portati a proteggere i propri cuccioli. 

 

La digitalizzazione, inoltre, ha reso possibile lo sviluppo di nuovi strumenti che permettono la comunicazione in tempo reale, particolarmente importante in montagna vista l’imprevedibilità delle condizioni meteo. Questo significa l’uso di App di destinazione o di pianificazione percorsi che possono inviare notifiche in caso di pericoli più o meno imprevisti, con suggerimenti sul comportamento da seguire (tornare indietro, trovare riparo, etc.).

 

Fondamentale, infine, informare ed educare gli escursionisti nella fase di preparazione al viaggio. Le informazioni possono essere veicolate anche tramite i canali social, i siti web delle destinazioni, delle associazioni alpine e delle unità di soccorso in montagna. Le App di pianificazione dei percorsi inoltre potrebbero incorporare informazioni sui rischi del percorso e suggerimenti su comportamenti precauzionali, con informazioni specifiche a seconda del tipo di percorso scelto e della personalità dell’utente. Il sito ufficiale della destinazione Trentino, ad esempio, ha un banner “prudenza in montagna”, dove vengono fornite le seguenti informazioni riguardanti la preparazione per l’escursione (con i seguenti suggerimenti: scegliere il percorso adatto alla propria preparazione atletica, consultare il meteo, studiare bene il percorso) e l’attenzione alla segnaletica quando ci si trova già sul percorso. 

 

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