Pale eoliche: opportunità rinnovabile o ferita paesaggistica? La fotografia virale del passo San Gottardo invita al dialogo su paesaggio e transizione energetica
Sicuramente questi giorni avrete visto l’immagine diventata virale del passo San Gottardo ancora coperto da qualche metro di neve. In primo piano si vedono i cartelli stradali quasi sommersi, mentre sulla destra compare una pala eolica. Proprio la presenza di questo elemento può essere oggetto di una riflessione sull’integrazione delle rinnovabili nel paesaggio elvetico
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Sicuramente questi giorni avrete visto l’immagine diventata virale del passo San Gottardo ancora coperto da qualche metro di neve. In primo piano si vedono i cartelli stradali quasi sommersi, mentre sulla destra compare una pala eolica.
Proprio la presenza di questo elemento può essere oggetto di una riflessione sull’integrazione delle rinnovabili nel paesaggio elvetico.
Alcuni dati sul progetto
Sul Passo San Gottardo sono state installate, tra il 2020 e il 2021, 5 pale eoliche ognuna di 2,35 MW per un totale di 11,75 MW di potenza di picco.
Il parco eolico, che si sviluppa attorno al lago della Piazza, si stima potrà produrre 16 GWh (Giga Watt ora) di energia elettrica annua, stimabile nel consumo di circa 5000 utenze domestiche ed andrà ad integrare un sistema esistente di invasi idrici per la produzione di energia idroelettrica.
L’investimento ha previsto un costo iniziale di “soli” 32 milioni di CHF (franchi svizzeri) ed è stato fatto dalla dalla società Parco eolico del San Gottardo SA, partecipata al 5% anche dal comune di Airolo. Il ritorno economico dell’impianto inciderà quindi anche sulle casse del piccolo comune del canton Ticino, garantendo un ingresso economico anche in tempi di crisi economica.
L’impatto sull’avifauna
L’impatto delle pale eoliche sull’avifauna può essere riassunto nell’intervento del professor Corrado Battisti dell'Università Degli Studi Roma Tre durante una giornata di approfondimento al CISO (Centro Italiano Studi Ornitologici). Un campo eolico non rappresenta di per sé una minaccia ma è un insieme di elementi che agisce sulla fauna. Dalle collisioni dei volatili alle infrastrutture annesse (come le strade o i basamenti) che impattano sugli habitat, gli impatti possono essere negativi ma anche positivi, tipici di un sistema complesso. Per ridurre il rischio degli impatti negativi sulla fauna degli impianti si possono mettere in campo diverse soluzioni, come ad esempio la ricollocazione rispetto a siti a rischio elevato, l’uso di dissuasori acustici o ottici (come la colorazione delle pale), ecc. Tutte queste azioni, fatte durante la progettazione e la definizione del sito di un nuovo impianto, vanno monitorate per definire la riduzione dell’impatto degli impianti sulla fauna.
Rinnovabili e referendum in Svizzera
L’integrazione delle rinnovabili nel paesaggio elvetico passano anche per i referendum popolari. Nel 2022 i cittadini svizzeri avevano votato per la neutralità carbonica del proprio paese al 2050, dove l’utilizzo di eolico e fotovoltaico saranno incentivati dalla confederazione senza imporre tasse o divieti sul consumo di energie fossili.
Un altro referendum si terrà il prossimo 9 giugno 2024 per votare la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro che prevede anche di poter produrre rapidamente più elettricità da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole, il vento o la biomassa.
La strada della partecipazione popolare sulle scelte comunitarie è molto comune in Svizzera, anche se la partecipazione ai referendum si attesta tra il 40% e il 50% degli aventi diritto al voto. Dialogare con la cittadinanza e renderla partecipe delle scelte strategiche di un territorio e della transizione energetica è un passo fondamentale nella discussione di come integrare le fonti rinnovabili con il paesaggio.
In conclusione, una foto virale può essere lo spunto per parlare di come integrare e far dialogare paesaggio e rinnovabili, nella speranza che questa discussione diventi sempre più presente anche nelle province montane italiane.