"Non è un pensiero condiviso dal Consiglio direttivo", il Cai Valgandino prende le distanze da una nota veicolata da un suo socio e diffusa dal sindaco Semperboni come 'ufficiale'
Dopo una lunga (e convulsa) giornata di riflessione è arrivata in serata anche la presa di posizione ufficiale della Sottosezione. "La presidenza e il Consiglio direttivo del Cai Valgandino smentiscono categoricamente di avere sottoscritto e autorizzato alla pubblicazione questo comunicato"
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"Non è certo un pensiero condiviso dal nostro Consiglio direttivo". Pierantonio Pezzotta, il presidente del Cai Valgandino, interviene sull'articolo "Il Cai non ha i requisiti morali per dare dettami", la sottosezione di Valgandino contro tutti sul collegamento sciistico Colere-Lizzola: "Si astenga da prese di posizione" (Qui articolo). "Non è stato sottoscritto e autorizzato alla pubblicazione il comunicato".
Un documento veicolato come ufficiale e giunto alla nostra redazione direttamente da Walter Semperboni, il sindaco di Valbondione, grande sostenitore del collegamento sciistico Colere-Lizzola. Si può non essere d'accordo con il primo cittadino sul progetto e tanto meno sui toni da lui spesso utilizzati (e da noi stigmatizzati), ma è un rappresentante istituzionale che ha confermato la "veridicità e l'ufficialità" di un documento che ha a sua volta ricevuto con richiesta di diffusione.
Un progetto bocciato dal Cai con quasi tutte le Sezioni e Sottosezioni della Provincia di Bergamo. Una presa di posizione unitaria e compatta, esclusa però proprio la Sottosezione di Valgandino. Segno che probabilmente ci potrebbe essere più di qualche discussione interna.
A intervenire nel corso della giornata è stato il Cai di Bergamo. "E' vero che il Cai Valgandino non ha voluto prendere posizione come le altre sezioni e sottosezioni ma non si è mai espressa in questo modo. Anche il presidente della sottosezione ha specificato che non è stato inviato nulla o sottoscritto documenti". Si tratterebbe quindi di "un'iniziativa autonoma del vicepresidente", spiega Dario Nisoli nell'email di richiesta di precisazione rispetto alla vicenda (Qui articolo).
Dopo una lunga (e convulsa) giornata di riflessione è arrivata in serata anche la presa di posizione ufficiale della Sottosezione. "In merito al comunicato - spiega Pezzotta - la presidenza e il Consiglio direttivo del Cai Valgandino smentiscono categoricamente di avere sottoscritto e autorizzato alla pubblicazione questo comunicato".
Tale testo, viene ulteriormente precisato da Pezzotta, "è stato scritto da un socio della Sottosezione ma non è certo pensiero condiviso dal nostro Consiglio direttivo".
Il socio in questione (che, come spiegato a più riprese dai vertici bergamaschi, pare essere il vicepresidente sottosezionale) sembra aver quindi scritto una nota che è stata diffusa - e proposta anche a un sindaco - come posizione "ufficiale".
Come già scrivevamo, forse c'è bisogno di un chiarimento tra il sindaco e il Cai, così come tra i soci della sezione interessata.